Allegri potrebbe avere i giorni contati alla Juventus: previsto a breve l’incontro con la società per programmare il futuro.
La stagione calcistica per la Juventus si è appena conclusa. Eppure, i giorni più caldi forse sono cominciati proprio ora nell’ambiente bianconero. Messi da parte tutti i discorsi giudiziari, grazie al già storico patteggiamento che ha consentito al club bianconero di risolvere ogni problema con una piccola ammenda (almeno in Italia), la dirigenza è al lavoro per cercare di programmare un futuro di rinascita, di crescita e di nuovo trionfo. Un futuro che potrebbe non essere più nelle mani di Max Allegri.
Nonostante si sia confermato e riconfermato più volte nelle ultime conferenze stampa, blindato da un contratto che non può essere liquidato a cuor leggero da un club bisognoso di rivedere le proprie spese e le proprie finanze, il tecnico apparentemente non ha alcuna voglia di fare un passo indietro.
Si è parlato nelle scorse settimane di un possibile contrasto con Giuntoli, che dovrebbe diventare il nuovo ds bianconero a giorni (De Laurentiis permettendo), ma anche questo tipo di problema sembrerebbe essere stato spazzato via mediaticamente dallo stesso Allegri.
A metterlo veramente a rischio non è quindi una motivazione di carattere endogeno, quanto piuttosto la spinta esogena dei tifosi, ormai quasi totalmente schierati contro il condottiero bianconero, colpevole di aver abbandonato non solo la strada del gioco, mai abbracciata in alcun modo, ma negli ultimi anni anche quella dei risultati. Quale sarà quindi il suo futuro? Mancano certezze, ma spunta la possibile data dell’incontro risolutivo.
Juventus, si decide il futuro di Allegri: sullo sfondo il nome del nuovo allenatore
Salvo ulteriori penalizzazioni inflitte dall’UEFA, la stagione della Juve dovrebbe ricominciare molto presto, il 24 agosto dalla gara di andata del playoff per entrare nei gironi di Conference League. Il club non ha dunque un giorno da perdere. Deve chiudere il prima possibile, già da questa seconda settimana di giugno, i due nodi più caldi di questo periodo per poter pianificare un mercato certosino. E i nodi sono quelli relativi al ds e all’allenatore.
Se per la figura dirigenziale si attenderà Giuntoli pazientemente ancora una settimana, cautelandosi intanto con la soluzione interna che porta a Manna, per l’allenatore servirà il faccia a faccia chiarificatore tra Max Allegri e l’amministratore delegato di Exor, John Elkann. Un incontro che secondo Repubblica, fonte molto vicina alle vicende di casa Agnelli, dovrebbe essere in programma già in questi giorni.
La questione è chiara. La Juventus vorrebbe chiudere il rapporto con l’allenatore livornese, anche per resettare la fiducia della tifoseria, oggi ai minimi termini. Ma non vuole pagare i 43 milioni lordi che costerebbe l’allontanamento dell’tecnico e del suo staff. Abbinati agli emolumenti da garantire al nuovo allenatore, fosse anche un giovane di belle speranze, peserebbero infatti davvero troppo sul prossimo bilancio.
Le strade quindi sono due: o si troverà una rescissione consensuale, una soluzione di altra natura, un accordo economico a cifre inferiori, per cercare di finire questo matrimonio non proprio felice; o Allegri incasserà ancora fiducia, ma su basi decisamente più fragili, e con la consapevolezza di dover costruire con del materiale più grezzo rispetto a quello avuto a disposizione nel suo primo ciclo bianconero.
La Juve infatti, con lui o senza di lui, ripartirà dai giovani, per cercare di costruire le basi per un nuovo ciclo vincente. Via quindi i vari Di Maria e Rabiot, via Paredes e probabilmente anche Vlahovic. La nuova Juventus punterà sui gioielli di casa, i vari Fagioli, Miretti, Soulé e Iling Junior, e su qualche innesto di esperienza in grado di infiammare la piazza, ma solo a determinate condizioni. Il tempo delle follie è terminato. Quello della ricostruzione sta per cominciare.