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Formula 1

Kimi Antonelli si racconta al Festival dello Sport di Trento: “Ho ereditato la passione per le corse da mio padre”

Il giovane Kimi Antonelli è il nuovo pilota Mercedes. Ecco come si è raccontato al Festival dello Sport di Trento

Siamo abituati a vedere volti giovani nella Formula 1, vi basti pensare all’appena 17enne Max Verstappen che venne scelto da RedBull per scrivere un capitolo indimenticabile della Scuderia, che ancora oggi non si è concluso e continua a regalare gioie ai fan. 

Scommettere sulle giovani leve è importante affinché questo sport continui ad avere talenti pronti a dimostrare il loro valore in pista, anche se questo significa dover dire addii dolorosi, un po’ come è successo con Daniel Ricciardo poche settimane fa.

Antonelli però non ha rubato il posto a nessuno: Hamilton dall’anno prossimo correrà con i colori Ferrari e alla Mercedes rimaneva un posto vagante di fianco a Russell. I candidati di certo non mancavano e in molti erano pronti a scommettere che quel posto lo avrebbe occupato Sainz, ma così non è stato: la Mercedes ha deciso di credere in Kimi Antonelli che, ad appena 18 anni, si troverà a correre per una delle Scuderie più importanti e rinomate della F1.

Giovane, concentrato e talentoso, Antonelli ha dimostrato già molto nel mondo delle corse e sta portando avanti la bandiera italiana nella F1 con determinazione. 

La passione per le corse, l’opportunità in Mercedes e la voglia di vincere – ANSA/DANIEL DAL ZENNARO – olympialab.com

Una passione tramandata da suo papà

La passione per le corse Kimi l’ha ereditata per merito di suo padre che correva nel Superturismo e ha fatto respirare a suo figlio l’adrenalina del motorsport fin da piccolo. 

Ecco quanto dichiarato da Antonelli al Festival dello Sport di Trento: 

“La mia passione nasce da mio padre, che correva nel Superturismo e poi ha fondato la sua squadra. E ricordo che guardavo su Sky un programma, Formula 1 Retrò, e una gara che mi rimase impressa fu il duello di Digione tra Villeneuve e Arnoux. Ho iniziato con i kart, a 3 anni la prima volta sulle gambe di mio padre, ma la prima volta che ho guidato un Delfino avevo 5 anni e mezzo. Però non ho capito prestissimo che volevo fare questo lavoro, avevo 11 anni”

Kimi ha spiegato che si è sempre sentito a suo agio a sfrecciare a tutta velocità, tanto da trovarsi meglio con la sofisticata e veloce F1 rispetto che alla F2 e questo non è scontato per i giovani piloti che si trovano ad affrontare questo upgrade di monoposto: inizialmente è sempre complesso prendere dimestichezza con un’auto così sensibile, ma per Antonelli a quanto pare non è stato così.

L’avventura con la Mercedes cominciata nel 2018

Sempre in occasione del Festival, Antonelli ha raccontato che la sua avventura con la Mercedes è cominciata a Monaco 2018, quando il Team Principal Mercedes, Toto Wolff, invitò Antonelli e suo padre alla gara.

Ma Toto aveva adocchiato Antonelli un anno prima, probabilmente intravedendo nell’allora giovanissimo Antonelli un potenziale campione. Kimi lo definisce addirittura “un secondo padre” durante l’intervista, sottolineando quanto sia importante per lui godere della fiducia di Toto. 

Ad aver convinto la Mercedes che proprio lui fosse il pilota giusto per prendere il posto di Lewis Hamilton, ci hanno pensato i test a Spa: 

La grande velocità che ho avuto da subito li ha convinti. Ho faticato all’inizio con il passo gara, ma dopo un test a Spa hanno visto un netto passo avanti e si sono convinti. E due giorni dopo è arrivata la chiamata che mi prendevano per il 2025. Oggi in F1 hai un sacco di dati da guardare, c’è la telemetria in diretta e ti possono dire cosa fare, però a me mi hanno lasciato fare molto. A Spa ho fatto un grande test dove ho imparato ad anticipare il degrado delle gomme.”

Alla guida di una F1 senza neanche avere la patente

Kimi è talmente giovane da non avere ancora la patente e questo può sembrare paradossale visto che guida una F1 che supera i 200km/h. Lui stesso ci scherza sopra e incrocia le dita per non essere bocciato: 

“La patente mi manca, a casa ho una Ligier micro-car ma ormai è finita, l’ho spremuta. Fa strano guidare una F1 senza la patente, a dicembre la farò. E spero di non essere bocciato”

La sua giovane età però non è un limite per lui, anzi, crede di essere pronto per questo passo importante nonostante non abbia ancora pienamente realizzato ciò che sta accadendo. Ammette anche che gli saprebbe piaciuto molto poter correre con Ayrton Senna, suo idolo sia per il suo talento in pista che per la sua umanità, e ammette che un giorno vorrebbe assomigliargli dentro fuori dalla pista.

Sagace, dalla risposta pronta e a tratti pungente, Kimi Antonelli non è un ragazzino che sta per affrontare una sfida più grande di lui, ma un pilota che sa quello che vuole e non vede l’ora di andare a prenderselo. 

Alessia Barra

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