Il tennista australiano lancia l’ennesima stoccata al numero 1 al mondo e cerca la resa dei conti: “lo aspetto a Melbourne”
Stucchevole, esagerata e fuori controllo: la crociata che Nick Kyrgios ha iniziato – e in cui è rimasto quasi da solo a combattere – contro Jannik Sinner ha ormai raggiunto un livello difficilmente preventivabile fino a pochi mesi fa. L’australiano, infatti, a distanza di quasi 2 mesi dall’ultimo grave attacco personale (l’ennesimo a cui l’italiano, con grande classe e buonsenso, non ha voluto rispondere), non ha perso l’occasione per scagliarsi nuovamente contro il numero 1 del mondo. Questa volta, però, le sue parole non suonano come una semplice accusa o una presa in giro, ma come una vera e propria dichiarazione di guerra. Ecco cosa ha detto.
Jannik Sinner, dopo un 2024 che rimarrà nella storia del tennis italiano, ha iniziato la sua preparazione a Dubai in vista degli impegni del prossimo anno. Per condividere con i suoi fan questo momento di lavoro, ma anche di divertimento, l’altoatesino ha deciso di postare un video sui propri profili social. Dalle immagini si può vedere un Sinner diverso da quello meticoloso e serio che si vede sui campi da tennis: rilassato e sorridente durante una sessione di allenamento con il suo staff, alternata a una partita di calcio sulla spiaggia, un momento di svago che aiuta ad allontanare i pensieri e le preoccupazioni sul caso doping. Il video, diventato rapidamente virale, è stato condiviso da numerosi media ufficiali, arrivando, naturalmente, anche agli occhi dell’hater numero 1 di Jannik: Nick Kyrgios.
Ad aprire le ostilità è stato un utente molto conosciuto tra i fan italiani: Pavvy G, uno dei più accesi sostenitori di Novak Djokovic. Negli ultimi mesi, Pavvy ha intrapreso una vera e propria campagna contro Jannik Sinner, pubblicando decine di post al giorno in cui allude sempre alla questione doping. In un recente post, questo utente ha ricondiviso il video sopracitato del numero uno al mondo accompagnandolo con la frase: “Continua il whitewashing”, un termine inglese che indica il tentativo di nascondere o insabbiare determinate informazioni.
Alla provocazione di Pavvy si è aggiunto anche Nick Kyrgios, che ha replicato con: “Lo fanno per cercare di coprirci gli occhi con una coperta”, arricchendo il commento con un’emoji di una siringa, un chiaro riferimento alla questione legata al doping.
Poteva di certo finire qui la questione? Assolutamente no! Durante la sua partecipazione al podcast “Nothing Major”, Nick Kyrgios, infatti, ha espresso il desiderio di sfidare Jannik Sinner sui campi in cemento di Melbourne, in occasione degli Australian Open, dichiarando: “Penso di avere qualcosa in più, ho qualcosa da dare se devo dire la verità. Voglio davvero giocare contro Sinner, lo sto aspettando. È una cosa a cui penso da tempo. Se dovessimo giocare contro agli Australian Open riuscirei a spostare ogni persona del pubblico contro di lui. Sono pronto a scatenare una rivolta, lascerei da parte ogni rispetto e farei assolutamente di tutto per vincere”.
Parole pesanti a cui Sinner, per il momento, non ha voluto dare risposta, forse anche per evitare di ingigantire ancora di più l’ego di quello che ormai sembra essere diventato il suo villain personale.
Se l’altoatesino, come detto, ha preferito ignorare Kyrgios, Angelo Binaghi, presidente della FITP, ha voluto, invece, rispondere per le righe all’australiano. Al termine della cerimonia dei Collari d’Oro a Roma, il numero uno della Federazione ha dichiarato: “Ho detto a Jannik che serve anche avere degli imbecilli che ti attacchino nella vita così come succede a lui. Sono ulteriori onori, mi preoccuperei se uno come Kyrgios dicesse che stiamo facendo bene. Se si incontrassero in Australia io ci sono e due risate me le farei”.
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