MOSCA 2013. Sono stati i Mondiali di Bolt e di Mo Farah, ma da oggi pomeriggio i Campionati Mondiali di Mosca di Atletica Leggera saranno sicuramente ricordati come quelli del primo Teddy Tamgho oltre i 18.00 metri nel Triplo, il risultato tecnicamente più rilevante dell’intera rassegna (non ce ne voglia l’ucraino Bondarenko con il suo 2.41) nell’Alto.
Il ventiquattrenne francese, che in questa stagione è al rientro dopo un grave infortunio che gli ha fatto perdere quasi del tutto la stagione olimpica, è il terzo uomo a superare un muro apparso per decenni invalicabile: dopo il 18.29 di Jonathan Edwards del 1995 e il 18.09 di Kenny Harrison, il 18.04 dell’ultimo tentativo di Tamgho che ha strappato dal collo del cubano Pinchado (17.68) il titolo mondiale.
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