ATLETICA. Yuliya Stepanova, la grande pentita dello scandalo doping che ha travolto la federazione russa, sarà al via delle Olimpiadi di Rio de Janeiro che andranno in scena dal 5 al 21 agosto prossimo. La Commissione di Rivista dei casi di doping della federazione internazionale di atletica leggera, formata dai membri Robert Hersh (presidente), Sylvia Barlag e Antti Pihlakoski ha deciso “all’unanimità di ammettere l’atleta Stepanova ai Giochi per l’enorme contributo dato alla lotta al doping e l’enorme coraggio mostrato nel suo percorso di riabilitazione”. Per la mezzofondista, squalificata due anni per uso di sostanze dopanti dal 2011 al 2013, ora si pone il problema della bandiera perché il Cio ha già stabilito che i riabilitati correranno sotto la baniera della loro nazione, ma la Russia, nella persona del presidente del Comitato Olimpico Alexander Zhukov, ha già fatto sapere che non ha intenzione di eleggerla nel team.
La Stepanova è solo uno degli ottanta atleti russi che hanno fatto domanda per essere ammessi ai Giochi di Rio da atleti indipendenti dopo lo scandalo, una delegazione capitanata dalla campionessa del salto con l’asta Yelena Isinbayeva e dai campioni mondiali di 110 ostacoli e dell’alto Sergey Shubenkov e Maria Kuchina. Per seguire la petizione al Tas del loro ricorso, la quale prevederà esami straordinari da parte della Commissione Doping della Iaaf, gli atleti russi si sono rivolti al più importante studio di cause sportive internazionali Morgan Sports Law con sede a Londra.