BARCELLONA 2013. Campioni del mondo in carica, vice campioni olimpici, sempre tra le prime quattro dall’argento europeo di Zagabria 2010. Confermarsi è difficile. Ogni anno di più. Il livello cresce e tutte le potenze della pallanuoto stanno voltando pagina per arrivare alle Olimpiadi di Londra 2012 al top. Il processo di ringiovamento è un punto fondamentale anche del programma quadriennale del cittì Sandro Campagna che “con i collaboratori e il supporto della Federazione Italiana Nuoto” è riuscito “ad ampliare la rosa dei convocati e coinvolgere oltre 30 atleti tra collegiali, World League e tornei di preparazione ai mondiali”. Un primo step per un inserimento graduale nel gruppo, che rispetto alle Olimpiadi di Londra arriva a Barcellona con il secondo portiere Del Lungo, il centroboa Napolitano e il ritorno di Niccolò Figari, già campione del mondo a Shanghai.
Perez, centroboa di origini cubane, sposato con una cosentina, all’età di 37 anni ha mantenuto il posto al centro della difesa che ha conquistato nel 2011. “Amaurys è un atleta molto serio. Sapeva che non rientrava nei miei piani iniziali, ma si è fatto trovare pronto ed eccolo qui con noi. Peraltro mi garantisce peso e muscoli, caratteristiche che ci pensalizzano rispetto a squadre più potenti come la Serbia, la Croazia, il Montenegro. Il lavoro svolto negli ultimi tre anni ci ha consentito di compensare questo gap con la velocità. Non solo in acqua, ma anche di pensiero. La varietà di schemi e la pluralità di soluzioni offensive hanno premiato il nostro lavoro, il nostro coraggio di cambiare radicalmente il modo di giocare, ma soprattutto i sacrifici di un gruppo sempre disponibile e che crede fortemente nel progetto”.
Progetto che il Settebello intende far proseguire difendendo a denti stretti il titolo mondiale conquistato a Shanghai. “Ci aspettano tutti – continua Campagna – Ma non è più una novità. Ci studiano, pertanto dobbiamo essere sempre in grado di colpire sorprendendo, creando. Non dobbiamo mai abbassare il ritmo. Né in allenamento né in partita. Neanche quando dormiamo. Perciò ritengo determinante il contributo della nostra psicologa Bruna Rossi, ex atleta, grande professionista, depositaria delle chiavi della nostra attenzione”. “Mi aspetto grande equilibrio. Il livello delle squadre che possono ambire al podio è similare. Croazia, Serbia, Ungheria, Montenegro e Spagna possono battere chiunque, così come l’Italia. Credo che tra queste sei squadre possa uscire il podio, senza dimenticare la Grecia che è cresciuta molto e mi aspetto qualche sorpresa da Stati Uniti e Australia che hanno cambiato guida tecnica. Del resto nelle ultime sei edizioni iridate ha sempre vinto una squadra diversa. Ciò significa che il livello è cresciuto molto verso l’alto”.