DOPING & CO. Il direttore generale della WADA, l’agenzia mondiale antidoping, ha richiesto ieri sera alle autorità giamaicane di aprire una inchiesta sulle accuse sollevate dalla ex-responsabile della Commissione Antidoping giamaicana in merito all’inadeguatezza del sistema dei controlli. Renee Anne Shirley ha accusato il governo e le istituzioni sportive dell’isola caraibica di aver ignorato i suoi rilievi nei quali ha definito le positività di Asafa Powell e di altri quattro atleti giamaicani “un disastro atteso” ribadendo come “si ritenga che non vi sia il problema doping”.
Il direttore della WADA ha avvertito che se si proseguisse con questo atteggiamento superficiale il comitato olimpico giamiacano potrebbe essere definito non rispondente al codice WADA; “la nostra normale procedura”, ha ricordato Howman, “in casi simili prevede prima di tutto la collaborazione dell’agenzia locale. Se nulla dovesse accadere, possiamo richiedere al nostro consiglio di dichiarare non in regola il paese con implicazione che possono arrivare fino all’esclusione dagli eventi sportivi”.
Le denunce di Renee Anne Shirley sono apparse nei giorni scorsi su Sports Illustrated: secondo l’ex-responsabile dell’Autorità Antidoping nazionale vi è stato un solo test fuori dalle gare nei cinque mesi che hanno preceduto le Olimpiadi di Londra. Lo staff dedicato al programma è insufficiente e, per esempio, non vi è alcun responsabile per la gestione dei whereabouts, la procedura per tenere traccia della reperibilità degli atleti per i controlli a sorpresa, e il comitato per la gestione dei trattamenti terapeutici non si è mai riunito. La Shirley continua “ho cercato di evidenziare i legami con il caso Balco dopo la testimonianza di Angel Heredia che confermava contatti con atleti giamaicani di vertice, ho sollevato il problema relativo all’acquisto in rete di farmaci ed integratori, ma nonostante tutti i miei sforzi nessuno ha voluto prendere seriamente le mie denunce”. Le condizioi di lavoro della Shirley sono via via peggiorate fino alla decisione a Febbraio di quest’anno della sua defenestrazione consensuale.
Ora la WADA ha preso seriamente le denunce a se nono si troverà una soluzione soddisfacente lo sport giamaicano rischia l’esclusione anche dalle prossime Olimpiadi.