Sono state rese note le candidature ai Laureus Award 2025: grande delusione e senso di ingiustizia per gli atleti italiani esclusi

Immaginate un evento sportivo che riunisca le icone di ogni disciplina, dove il talento straordinario si fonde con l’impegno sociale e il fair play diventa il simbolo di una serata memorabile. Questo sono i Laureus World Sports Awards, considerati i veri e propri “Oscar dello sport”, che ogni anno celebrano atleti che si sono distinti non solo per le loro imprese sul campo, ma anche per l’impatto che hanno avuto nei cuori e nelle menti degli appassionati. Istituiti nel 1999 su iniziativa di Daimler e Richemont, questi riconoscimenti hanno saputo conquistare il panorama internazionale grazie al loro prestigio e al potente messaggio di ispirazione che trasmettono. L’edizione di quest’anno, però, ha riempito di delusione e rabbia gli sportivi e i fan italiani: ecco perché.
Le nominations agli Oscar dello Sport e l’assenza di atleti italiani
L’edizione 2025 dei Laureus Awards, noti come gli “Oscar dello Sport”, ha generato un’ondata di delusione tra i tifosi e gli appassionati sportivi italiani. Nonostante un’annata ricca di successi per gli atleti azzurri, la lista delle nominations non include alcun rappresentante dell’Italia, un’assenza sorprendente considerando il record di medaglie conquistate durante le ultime Olimpiadi e le straordinarie prestazioni in tantissime discipline diverse. L’assenza di sportivi italiani tra le nominations ai Laureus Awards 2025 sorprende, soprattutto dopo l’anno da incorniciare per l’Italia. Clamorosa l’esclusione di Jannik Sinner per il caso Clostebol, mentre campionesse come Alice D’Amato e Paola Egonu vengono ignorate. Ma per quale motivo? Scopriamo qualcosa in più a riguardo.
I nomi dei candidati
La lista delle nominations per i Laureus Awards 2025 include nomi illustri come:
- Leon Marchand (Francia, nuoto)
- Armand Duplantis (Svezia, atletica)
- Carlos Alcaraz (Spagna, tennis)
- Max Verstappen (Paesi Bassi, Formula 1)
- Tadej Pogacar (Slovenia, ciclismo)
Per gli sport femminili femminile, le candidate sono:
- Aitana Bonmati (Spagna, calcio)
- Simone Biles (USA, ginnastica artistica)
- Sifan Hassan (Paesi Bassi, atletica)
- Faith Kipyegon (Kenya, atletica)
- Sydney McLaughlin-Levrone (USA, atletica)
- Aryna Sabalenka (Bielorussia, tennis)
Sebbene la presenza di atleti di tale calibro sia indiscutibile, è difficile non notare l’assenza di atleti italiani che avrebbero meritato un riconoscimento.
L’assenza di Jannik Sinner
La notizia più clamorosa riguarda Jannik Sinner, il giovane talento del tennis italiano. La sua esclusione dai Laureus Awards non è stata del tutto inaspettata, a causa del recente scandalo legato al caso Clostebol, per il quale ha ricevuto una sospensione di tre mesi concordata con la WADA. Questo ha reso Sinner ineleggibile per il prestigioso premio, un paradosso che ha suscitato riflessioni sulle ingiustizie del sistema. Nonostante un 2023 da sogno, con due titoli dello Slam, le ATP Finals, tre Masters 1000 e un contributo fondamentale alla vittoria della Coppa Davis, il suo nome non figura tra i candidati, lasciando un amaro in bocca agli appassionati di sport in Italia.
Gli altri campioni italiani dello sport esclusi
Particolare attenzione merita l’assenza di leggende olimpiche italiane tra le nominations. In particolare, l’assenza di Alice D’Amato, punta di diamante della nazionale di ginnastica, risalta in un contesto in cui Simone Biles è stata selezionata. D’Amato ha contribuito a un periodo di grande successo per la ginnastica italiana, e la sua esclusione ha suscitato sorpresa e disappunto. Un’altra assente di lusso è Paola Egonu, considerata la miglior giocatrice di pallavolo al mondo e protagonista dell’oro olimpico conquistato a Parigi. La sua mancata nomination è vista come un’ulteriore ingiustizia, data la straordinaria carriera e il contributo al suo sport.
Questa situazione solleva interrogativi sul riconoscimento che gli sportivi italiani ricevono a livello internazionale. Nonostante i successi, sembra che l’Italia stia vivendo un periodo di oblio nel panorama sportivo globale. È legittimo chiedersi come mai, in un anno di così grande successo per gli atleti italiani, il nostro Paese non riesca a ottenere il giusto riconoscimento in un evento di così alta rilevanza come i Laureus Awards.