MILANO. Va bene, mi incazzo. Allora, spiegatemi perché due ragazze che hanno ribadito il loro valore nelle scorse ore in competizioni di livello europeo, dovevano anticipare il tutto con delle fotine simpatiche e semidiscinte. Sto parlando di Tania Cagnotto, finita mezza nuda su Playboy, ma anche della Di Francisca che ho visto immortalata in una foto con l’attrezzo e in reggiseno e tuta. Ecco, le ho guardate, devo dire ho guardato quelle foto, come hanno fatto tutti i maschietti scemi, già, perché i maschietti sono scemi. Tuttavia, quando ha smesso di ragionare il bassoventre, ho avuto un pensiero un po’ meno idiota: mi spiegate perché c’è qualcuno, negli entourage di queste atlete, che suggerisce loro di fare qualche fotina a pelle scoperta o perché decidono di farlo loro? Francamente sono stanco della dinamica mediatico editoriale che ci fa vedere prima le giovanotte discinte e poi vincenti, vorrei delle due si salvasse solo la seconda situazione. La verità è un altra: per queste ragazze c’è la necessità di avere una carriera fuori dai binari dello sport o di capitalizzare la loro esposizione, perché il sistema dello sport italiano non prevede la valorizzazione delle eccellenze di carriera dopo la carriera, se non in ruoli di tipo tecnico. E loro hanno vita breve nel cielo dello sport, poi devono iniziare la vera esistenza, avendo bisogno, come tutti, di soldini.