2 thoughts on “Regole da cambiare,   il caso di Ilaria Bombelli

  1. Il problema è che non è difficile trovare medici compiacenti che diagnostichino una patologia grazie alla quale un atleta può assumere prodotti dopanti (sono da sempre convinto che ci siano medici compiacenti che hanno diagnosticato addirittura un cancro ad un ciclista…). Così, ci va di mezzo chi effettivamente è costretto ad assumere farmaci che contengono sostanze vietate per affrontare vere patologie. Il problema, indubbiamente, non è di semplice soluzione. Ci vorrebbe più deontologia professionale, ma non è un mistero che per molti medici quello cui si sottopongono è il Giuramento di ipocrita…

    1. Mentre condivido i dubbi sulla regolamentazioni delle esenzioni terapeutiche che sicuramente hanno delle falle, nel caso specifico e nei casi simili si parla di uso topico (per cui decisamente a quantità infinitesimali) di prodotti che solo se assunti per altre vie e in altre dimensioni possono alterare la prestazione.

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