Altro traguardo incredibile raggiunto da King James che guarda tutti dall’alto nella classifica dei punti dell’NBA. Ecco gli altri presenti in lista
LeBron James ha raggiunto un traguardo straordinario nella sua carriera, diventando il primo giocatore nella storia della NBA a superare la soglia dei 50.000 punti. Questo record non è solo un numero impressionante, ma rappresenta anche l’apice di una carriera che ha ridefinito il concetto di eccellenza nel basket professionistico. Conosciuto per la sua versatilità, abilità e leadership, LeBron continua a scrivere pagine indimenticabili nella storia del basket, con prestazioni che sembrano sfidare il tempo.
Il traguardo dei 50.000 punti è stato raggiunto durante una partita contro i San Antonio Spurs, in cui LeBron ha messo a segno 32 punti, contribuendo alla vittoria dei Lakers. Questo evento non solo ha suggellato la sua posizione tra i più grandi della storia, ma ha anche acceso dibattiti su cosa significhi realmente essere il migliore di tutti i tempi (GOAT) nel basket. Con il suo stile di gioco unico, James ha dimostrato di poter dominare sul campo a qualsiasi età, continuando a essere un leader indiscusso per la sua squadra. Ma chi segue LeBron in questa classifica?
Al secondo posto per punti segnati in NBA si trova Kareem Abdul-Jabbar, con un totale di 44.149. Nato a New York il 16 aprile 1947, è considerato una delle più grandi leggende della pallacanestro. Dopo aver lasciato il mondo del basket giocato, si è distinto come voce influente su temi legati alla politica, all’integrazione e ai diritti civili della comunità afroamericana. Nel 2016 ha ricevuto la Medaglia Presidenziale della Libertà dalle mani di Barack Obama.
Il terzo miglior realizzatore nella storia dell’NBA è Karl Malone, con ben 41.689 punti. Conosciuto con il soprannome The Mailman (“il postino”) per la sua incredibile costanza in campo, è spesso citato come il miglior giocatore a non aver mai conquistato un titolo NBA. Ha trascorso la maggior parte della sua carriera con gli Utah Jazz, dal 1985 al 2003, raggiungendo le finali nel 1997 e nel 1998, entrambe perse contro i Chicago Bulls di Michael Jordan. Ha chiuso la sua carriera nel 2004 con i Los Angeles Lakers.
Sono già trascorsi cinque anni dalla tragica scomparsa di Kobe Bryant, ma il suo ricordo resta più vivo che mai. Black Mamba è stato uno dei giocatori più iconici e talentuosi della storia del basket. Nato a Philadelphia nel 1978, ha trascorso parte della sua infanzia in Italia. Nel corso della sua carriera ha conquistato cinque titoli NBA e si è aggiudicato per quattro volte il premio di miglior giocatore della lega.
A chiudere questa classifica speciale c’è Michael Jordan, universalmente riconosciuto come una delle più grandi icone della pallacanestro e dello sport in generale. Il suo palmarès è straordinario: sei titoli NBA con i Chicago Bulls, sei MVP delle Finals, cinque MVP della stagione regolare e 14 convocazioni all’All-Star Game, con tre riconoscimenti di MVP dell’evento. Ha inoltre vinto dieci volte la classifica marcatori, è stato Rookie dell’Anno nel 1985 e ha conquistato due medaglie d’oro olimpiche, nel 1984 e nel 1992, quest’ultima con il leggendario Dream Team.
Un aspetto interessante da considerare è come il gioco sia evoluto nel corso degli anni. Negli anni ’80 e ’90, il basket era molto più fisico, con un gioco interno che privilegiava i centri. Oggi, invece, il gioco si è spostato verso un approccio più dinamico e veloce, dove il tiro da tre punti è diventato fondamentale. LeBron ha saputo adattarsi a queste nuove dinamiche, migliorando costantemente il suo tiro e la sua capacità di leggere il gioco.
Inoltre, il suo approccio alla preparazione fisica e mentale è un altro fattore chiave che contribuisce alla sua longevità nel gioco. Attraverso un rigoroso regime di allenamento e una dieta attenta, LeBron è riuscito a mantenere un livello di prestazioni incredibile anche alla soglia dei 40 anni. Questo impegno è un esempio per molti giovani atleti che aspirano a raggiungere traguardi simili.
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