NUOTO (Milano). E’ tranquillo Filippo Magnini a margine della prima serata dell’Aspria Cup dove tra 50 e 400 ha dovuto barcamenarsi tra specialità non sue per poi ritrovare questa sera a Torino i 100 per un test che sarà più probante in vista dei Mondiali di Barcellona. “Dopo il Sette Colli ho cambiato la preparazione, più sprint e solo un paio di sedute corpose alla settimana. Mi è piaciuto come Philippe ha adattato gli allenamenti. Se ad aprile ero preoccupato ora sono più tranquillo, ero molto stanco e anche parlando con Philippe avevamo visto che i lavori che avevo fatto erano molto pesanti per un velocista e li abbiamo cambiati”.
Non sarà una nazionale solo nel nome di Federica Pellegrini, peraltro in anno sabbatico, “Fabio Scozzoli è ormai atleta esperto tra i più forti al mondo, una punta importante. I velocisti come Luca Dotto, Ilaria Bianchi nel delfino. I nomi ci sono, le punte ci sono, gli stranieri sono molto forti ma noi possiamo dire la nostra”.