Malagò stanco degli “arbitri anti-Italia”, le scelte che hanno fatto discutere

Parigi 2024, Malagò e gli arbitri “anti Italia” ai Giochi: «Siamo stanchi». Il presidente del Coni sbotta dopo la sconfitta di Macchi

Giovanni Malagò raramente è apparso così furioso: nel trambusto post-finale, tra tecnici federali furibondi e voci alzate, il presidente del Coni ha commentato a caldo: “Vergognoso quello che è successo”.

Si riferiva agli ultimi assalti, con tre controverse stoccate sul 14-14: sulle prime due, l’arbitro taiwanese Hao Huang e il suo assistente video, il sudcoreano Sang Suh, non hanno preso decisioni. Alla terza, la stoccata ha sancito la vittoria del fiorettista di Hong Kong, lasciando Filippo Macchi con la medaglia d’argento.

Giovanni Malagò e gli arbitri anti-Italia

I momenti erano tesi. “Mai vista una cosa del genere”, è stata la frase più ripetuta dai dirigenti e tecnici della scherma italiana. Malagò ha annunciato: “Sto cercando una persona – ora faremo una protesta ufficiale e formale con la federazione internazionale”.

Malagò stanco degli "arbitri anti-Italia", le scelte che hanno fatto discutere
Malagò stanco degli “arbitri anti-Italia”, le scelte che hanno fatto discutere – Wikimedia Commons @IlQuirinale – Olympialab.com

 

Poi la situazione si è calmata, la tensione è diminuita e la rabbia si è attenuata. Malagò, davanti alle telecamere e ai giornalisti, ha assunto un tono più istituzionale: “Abbiamo presentato una protesta ufficiale, ma non illudiamoci, queste proteste sono doverose per il rispetto del ragazzo e per l’integrità dello sport”. Ha riflettuto sulla questione degli arbitri: “Il problema è chiaro. Se hai sei arbitri e sorteggi il primo dalla Corea e il secondo da Taipei, bisogna cambiare. Non è opportuno.

Non esiste un altro sport al mondo dove gli arbitri provengono da paesi vicini a uno dei concorrenti. Ho parlato con il segretario della federazione internazionale di scherma e ho detto che questa regola deve essere cambiata. Non voglio che siamo l’ultima vittima di questa regola. Non siamo stati fortunati né aiutati, ma è importante rimanere calmi”. Ha concluso con una nota amara: “Siamo più tranquilli con gli sport dove ci sono cronometri e centimetri. Siamo molto arrabbiati e delusi”.

Anche Paolo Azzi, presidente della federazione italiana scherma, ha espresso la sua frustrazione: “Concordo con il presidente Malagò. Non mi sono mai sentito così e non ho mai criticato gli arbitri prima d’ora. È successo qualcosa di senza precedenti, al di là di ogni immaginazione. Il sorteggio degli arbitri è un problema, ma la qualità dell’arbitraggio è stata inferiore alle aspettative per una grande finale. Filippo Macchi ha disputato una gara straordinaria, dimostrando di essere un grande campione, e meritava di vincere l’oro”.

“E’ una situazione incredibile, presenteremo una protesta ufficiale per tutto quello che è successo nella finale di Macchi, dalla qualità delle scelte arbitrali a tutto il resto. Non si sono mai visti due arbitri dello stesso continente di uno dei finalisti, mai visto in una finale olimpica di altissimo livello come quella tra Macchi e Ka Long Cheung. Bach era presente, è un fiorettista, abbiamo anche tirato insieme ed ha visto tutto. Cosa ci aspettiamo? Che quanto visto oggi non si ripeta mai più”, ha concluso Azzi.

La Federscherma presenterà un ricorso formale alla Federazione Internazionale di scherma e al Cio, con il sostegno del Coni e del presidente Giovanni Malagò, per la finale vinta Cheung.

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