ATLETICA. La differenza è sempre stata evidente: nelle grandi maratone spesso avviene che uomini e donne si ritrovino a correre insieme – non dovrebbe accadere domenica a New York dove la partenza femminile avverrà con mezz’ora di anticipo su quella maschile – e si vedano pacemaker maschili dettare il ritmo per le atlete anche di punta o corridori maschili costituire un utile punto di riferimento. Un indubbio vantaggio psicologico e cronometrico rispetto alle Maratone delle grandi manifestazioni che vedono impegnata sul tracciato la sola categoria femminile.
Le due migliori prestazioni mondiali sono di Paula Radcliffe e tutte ottenute in gare miste: le maratone di Londra del 2003 e quella di Chicago del 2002 così come gran parte delle migliori prestazioni in tabella. Due anni fa la IAAF decise che si potesse parlare di record del mondo solo per gare riservate esclusivamente alle atlete lasciando le performance nelle prove miste ad una lista delle migliori prestazioni.
A partire da oggi 1 novembre 2013, come definiscono le regole aggiornate della IAAF pubblicate negli scorsi giorni, per le prove su strada (esclusa la Marcia dove il problema normalmente non si pone) verranno considerati due record mondiali (e presumibilmente questo si estenderà a livello continentale e nazionale) con eguale dignità: il primato in prove miste e il primato per prove esclusivamente femminili.
E in questo momento Paula Radcliffe possiede entrambi i record del mondo: 2 ore 15′ e 25 secondi della Maratona “mista” di Londra del 2003 e il 2h17’42” ottenuto sempre a Londra, ma in gara separata, due anni dopo.