TENNIS (Wimbledon). A 28 anni Marion Bartoli si consacra regina di Wimbledon, dopo aver visto da vicino già l’erba della finale nel 2007, sconfiggendo in un atto conclusivo non memorabile quella Sabine Lasicki che crolla sul filo di lana dopo aver fatto fuori Schiavone, Stosur, Serena Williams e Radwanska. Decisamente in discesa il cammino della francese che oggi, forse memore di sei anni fa, ha usato la sua esperienza per condurre la finale sui suoi binari.
Marion si è imposta in due veloci set: 6-1 6-4 in un’ora e 15 minuti. Non era una finale da brividi sulla carta, non lo è stata neppure sul campo, come del resto testimonia il risultato netto in favore della Bartoli. In pratica non c’è stato match fino al 6-1 5-1 per la transalpina, quando la tedesca ha avuto un sussulto d’orgoglio. Ha annullato tre match point alla rivale, quindi ha rimontato fino al 5-4, ma si è arresa al decimo game con la Bartoli al servizio che ha chiuso con un ace, l’unico della partita.