GIOCHI DEL MEDITERRANEO. Nella seconda giornata delle prove di atletica leggera dei XVII Giochi del Mediterraneo di Mersin, la finale dei 100 donne si trasforma nel momento d’Oro di Ilenia Draisci. La sprinter dell’Esercito – dopo aver vinto la sua batteria in 11.68 (-0.3) – è la più pronta allo sparo (0.129 di reazione) e attraverso la quinta corsia si proietta al traguardo in 11.53 (-0.7). Per la ventitreenne romana stesso crono del primato personale vecchio di un mese e poco più e della spagnola Estela Garcia Villalta che, però, il photofinish dichiara d’argento. Bronzo alla cipriota Artymata (11.55), mentre l’altra azzurra in gara Audrey Alloh chiude quinta in 11.67 (11.69/-0.4 in batteria). Lo sprint maschile porta sul podio Michael Tumi, Bronzo come agli Euroindoor di Goteborg. Come la Draisci anche il vicentino delle Fiamme Oro è il più reattivo del lotto dei partenti (0.135) ed è in lizza per il metallo più prezioso praticamente fino a ridosso della linea d’arrivo dove, però, è il francese Emmanuel Biron a trovare lo spunto vincente: 10.22 (+0.2) contro 10.23 del turco Ramil Guliyev e il 10.25 dell’azzurro. Per Tumi (leader della batteria in 10.49/+0.2) si tratta comunque del terzo crono in carriera nei 100 metri, due centesimi meglio dell’aviere Jacques Riparelli, stasera quinto in 10.29 (+0.2) dopo il 10.38 (+0.4) del turno di qualificazione.
Il salto in alto maschile parla greco con Konstantinos Baniotis l’unico a superare i 2,34, quota tentata per tre volte, ma senza fortuna, anche dall’azzurro Silvano Chesani. Al trentino delle Fiamme Oro va, quindi, la medaglia d’Argento con 2,28 valicato alla seconda prova. Bronzo per la campionessa italiana dei 400hs Manuela Gentili che percorre il giro di pista con barriere in 55.89 battuta soltanto dalle due marocchine Hayat Lambarki 55.27 e Lamia Lhabz 55.21. Quarta l’ex eptatleta toscana Francesca Doveri che, però, si migliora a 56.65. Gentili si aggiudica così anche la sfida a distanza con Yadisleidy Pedroso, che negli stessi minuti corre in 56.13 nello IAAF World Challenge di Ostrava, arrivando sesta nella gara dominata da Zuzana Hejnová in 53.32.
Nel lungo Tania Vicenzino, a Mersin per difendere l’Oro conquistato quattro anni fa a Pescara, all’ultimo salto fa suo il Bronzo atterrando a 6.38 (+1.2). Per lei anche un 6,32 (+0.3) al secondo salto, misura che le avrebbe garantito comunque un posto sul podio a fronte della seconda miglior misura sulla greca Evangelia Galeni (un 6.32 con +0.6). La vittoria va alla cipriota Nektaria Panayi con 6.51 (+0.4).
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