CANOTTAGGIO (Chungju). Questa mattina a Chungju si è svolta la quinta giornata di gare, interamente dedicata alle semifinali, e l’Italia ha aggiunto alle 7 barche già finaliste (le due del para-rowing hanno disputato ieri la gara e il quattro con ha vinto l’argento) altre quattro barche. In finale, quindi, il Due Senza senior maschile, di Marco Di Costanzo e Matteo Castaldo, piazzatisi secondi solo dietro alla Polonia per 64 centesimi. La seconda semifinale è stata vinta, invece, dai neozelandesi Eric Murray, Hamish Bond, campioni olimpici e iridati in carica e imbattuti dal 2009, i quali saranno sicuramente i più ostici avversari nella finale.
Turno superato pure per il Doppio pesi leggeri maschile di Andrea Micheletti e Pietro Ruta, che arrivano alla finale al termine di una gara molto combattuta che li ha visti, sul traguardo, arrivare secondi dietro alla Svizzera che ha superato la barca azzurra che, oramai sicura di accedere alla finale, non ha reagito facendo registrare, comunque, il secondo miglior tempo delle due semifinali.
Di lì a poco agguantano la finalissima anche le due campionesse europee Laura Milani e Elisabetta Sancassani che, dopo una partenza non velocissima, come è loro abitudine, prima recuperano e poi impongono il loro ritmo a Stati Uniti e Nuova Zelanda, piazzatesi rispettivamente al secondo e terzo posto. Anche per le due azzurre è stato registrato il miglior tempo in assoluto.
La quarta barca finalista è stato il Quattro Senza senior assoluto formato da Matteo Lodo, Paolo Perino, Mario Paonessa e Giuseppe Vicino. Gara vinta col miglior tempo delle semifinali davanti a Australia e Gran Bretagna.
Non sono riusciti a superare il turno delle semifinali, e quindi disputeranno le finali B, il Singolo pesi leggeri maschile, di Josè Casiraghi, sesto nella sua semifinale; il Due Senza senior femminile, di Beatrice Arcangiolini e Gaia Marzari, le quali si sono piazzate quinte. Quinto pure il Quattro di coppia senior maschile, formato da Gabriele Cagna, Simone Venier, Domenico Montrone e Luca Rambaldi, che ha subito il ritmo dei battistrada Germania, Gran Bretagna e Svizzera.