MOSCA 2013. Avvertenze per l’uso: la grande Sara Simeoni alle sue prime Olimpiadi – non c’erano ancora i Mondiali – a 19 anni conquistò il sesto posto, Antonella Bevilacqua a 20 anni alle Olimpiadi di Barcellona fu ventiduesima, Antonietta Di Martino all’esordio ai Mondiali di Edmonton a 23 anni fu dodicesima. Oggi Alessia Trost, venti anni compiuti l’8 marzo 1993 si presenta alla sua prima finale di un grande evento assoluto con tutte le carte in regola per entrare in zona medaglie ma guai, se questo malauguratamente non accadesse, a scaricare su di lei il peso della delusione, del mancato salvataggio di una spedizione azzurra ai Campionati Mondiali di Mosca che non ha raccolto nulla nello stadio Luzhniki e solo l’Argento della trentasettenne Valeria Straneo nella Maratona.
E’ una predestinata la giovane di Pordenone, quanto meno per il palmares di metallo pregiato che ha già collezionato nella sua carriera: Oro ai Campionati Mondiali allievi di Bressanone del 2009, Argento ai Giochi Olimpici giovanili di Singapore del 2010, Oro ai Campionati Mondiali juniores di Barcellona 2012, Oro poco più di un mese fa ai Campionati Europei Under 23.
Quest’anno, il 29 gennaio, a Trinec, Alessia Trost ha superato per la prima volta i 2.00, a 19 anni, 10 mesi e 22 giorni. Per farsi una idea del suo talento precoce si può dare uno sguardo alle favorite della finale di oggi: la russa Chicherova ha superato il muro a 20 anni, 11 mesi e 24 giorni, la statunitense Brigetta Barrett a 21 anni, 5 mesi e 9 giorni, la spagnola Ruth Beitia a 24 anni, 3 mesi e 26 giorni.
All’aperto la friulana quest’anno ha iniziato a giugno con un paio di 1.88 per crescere con il passare delle settimane: 1.98 a Tampere per vincere gli Europei Under 23 a metà luglio, 1.90 per vincere gli Assoluti nel forno dell’Arena di Milano. Con l’1.98 ha la quarta misura all’aperto delle finaliste dopo il 2.04 di Brigetta Barrett, il 2.02 della Chicherova e l’1.99 della polacca Stepaniuk. La corsa si giocherà sul filo dei centimetri e della massima attenzione ad ogni tentativo, un fallo potrebbe costare posizioni importanti. La progressione prevista dagli organizzatori è da far tremare i polsi: 1.89 – 1.93 – 1.97 – 2.00 – 2.03 – 2.05.
Dopo le qualificazioni Alessia è apparsa molto tranquilla e consapevole di quanto la aspetterà oggi: “Chicherova in qualificazione è stata super, facile e leggera come sempre. La Barrett ha fatto 1,83 alla terza, ma in finale sarà per tutte un’altra storia. L’ho imparato sulla mia pelle proprio qui a Mosca ai Trials per i Giochi Olimpici Giovanili del 2010. La Kuchina, la mia storica rivale, in qualificazione aveva fatto 1,82 all’ultima prova, ma in finale era volata ad 1,95”. L’appuntamento è per le 16.00, ora italiana. Forza Alessia!
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