Adesso si entra nella fase calda del Motomondiale, già dall’Indonesia, dove domenica 29 settembre si corre già: è la prima di cinque gare lontano dall’Europa
Sarà ancora battaglia dura tra Francesco Bagnaia, per tutti Pecco, e Jorge Martin. La vittoria a Misano, nel Gran Premio dell’Emilia-Romagna, di Enea Bastianini ha mitigato la delusione, la forte delusione, della caduta del campione del mondo in carica. Il team manager, Davide Tardozzi, continua a promettere che la battaglia sarà importante fino in fondo: “Noi non faremo niente contro le prestazioni di un pilota Ducati fino all’ultimo giro dell’ultima gara”.
Anche perché adesso si entra nella fase calda del Motomondiale, già dall’Indonesia, dove domenica 29 settembre si corre già: è la prima di cinque gare lontano dall’Europa. E dove Jorge Martin, dopo la sconfitta che gli è valsa comunque un guadagno di 20 punti su Bagnaia, si presenta a +24 in classifica: “Dà fastidio, perché Jorge la meritava, ma anche perché era la vittoria numero 100 e nel GP dove eravamo title sponsor. Enea si è infilato sapendo che Jorge, per non cadere, non avrebbe resistito. È stato intelligente, pensando al campionato. Così che, alla fine, nel momento in cui devi tirare una riga vedi che abbiamo preso un vantaggio su Pecco, e 24 punti sono un buon vantaggio. Gli errori capitano, anche i campioni sbagliano, perché il livello è sempre più alto”, le parole di Gino Borsoi, team manager della Pramac.
La sfida mondiale
Sono 222 i punti che restano da assegnare da qui al gran finale del 17 novembre a Valencia, in Spagna. Con 37 punti in palio a weekend, è facile intuire che il margine dello spagnolo della Pramac equivale a meno di una gara di vantaggio. Bagnaia vuole partire forte. È deluso, amareggiato e anche arrabbiato (come è giusto che debba essere), soprattutto per la gomma posteriore che per metà gara non ha funzionato. Ed è la seconda volta che succede in gara a Pecco quest’anno (l’altra è la Sprint di Aragon), ma nel 2023 a lui era accaduto al Montmelò, e a Martin in Qatar. Insomma, la sfida è aperta.
Nessuno può più sbagliare. Vietato commettere altri errori. Perché nonostante abbia vinto la metà delle gare disputate – sette, contro le due di Martin, Bastianini e Marquez, e la sola di Viñales – al comando c’è Jorge, che l’ultimo successo l’ha ottenuto a Le Mans, ben quattro mesi fa. A Pecco pesano i sei zeri tra Gran Premi e Sprint.
Le incognite
Come sempre nei grandi testa a testa restano tante incognite. A partire dall’Indonesia. Anche perché le prossime sei sono piste dove entrambi vanno fortissimo. Per cui, se un vantaggio c’è, per l’uno o per l’altro, è piuttosto risicato. È arrivato il momento per Bagnaia di mostrare tutto il suo valore in pista. Jorge Martin, essendo a +24 dal campione del mondo in carica, non mollerà di un metro. Si duella nei dettagli. La certezza è che lo spagnolo in questo momento si merita il primo posto, da tenere fino alla fine per coronare il suo sogno.
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