La MotoGP è stata per anni la competizione più seguita dagli appassionati di sport motoristici. Merito soprattutto di Valentino Rossi e di altri piloti di una lunga e irripetibile stagione
Passerà del tempo, forse parecchio, prima che la MotoGP torni a suscitare appeal e interesse risalenti all’epoca dei grandi campioni che hanno fatto la storia del motomondiale. Su tutti com’è ovvio che sia Valentino Rossi, il fuoriclasse grazie al quale la MotoGP è diventata un evento dal clamoroso impatto mediatico.
E poi i suoi più accesi e fieri rivali, da Jorge Lorenzo a Casey Stoner, passando per Dani Pedrosa e per il ‘nemico’ Marc Marquez. Altri piloti però hanno lasciato un segno profondo ed è giusto che ora la MotoGP ne celebri le imprese passate.
Tra quest’ultimi non può non annoverarsi Andrea Dovizioso, trentasettenne di Forlimpopoli che qualche mese fa ha deciso di appendere il casco al chiodo dopo ventidue anni di onorata carriera. ‘Dovi‘, come lo hanno sempre chiamato i suoi colleghi e rivali, non è mai riuscito a vincere il titolo mondiale ma in tre occasioni c’è andato vicino. Tra il 2017 e il 2019 per tre stagioni consecutive solo l’inarrivabile Marquez ha privato lui e la Ducati di un successo che avrebbe comunque strameritato.
E’ dunque più che giusto che Dovizioso da oggi faccia parte della Hall of Fame della MotoGP. Il riconoscimento è arrivato al termine di una cerimonia semplice ma emozionante e densa di significati, nel corso della quale il pilota forlivese è entrato ufficialmente a far parte della Hall Of Fame a poco più di nove mesi dal suo ritiro, avvenuto al termine del GP di San Marino del 4 settembre scorso.
Emozionato, orgoglioso e soddisfatto, Dovizioso ha manifestato tutta la sua gioia per il prestigioso riconoscimento che la MotoGP gli ha attribuito. Una gratificazione giusta per un campione fin troppo sottovalutato dai media nel corso degli anni.
Le sue dichiarazioni al termine della cerimonia raccontano tutta la sua soddisfazione: “Contano in primo luogo i risultati, tutti vogliamo vincere, ma alla fine tornare qui e ricevere questo tipo di riconoscimento ti riempie d’orgoglio. Sono davvero felice di diventare una Leggenda della MotoGP. Non me lo aspettavo ma sono felice di essere accomunato a campioni così grandi: è pazzesco. E poi è bello rivedere tanti amici!“.
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