Traguardo delle 900 vittorie nella storia del Motomondiale raggiunto dai piloti italiani. Ecco quali sono state le più incredibili
Il nostro Paese ha da sempre avuto un ruolo primario all’interno della scena del Motomondiale. I nostri piloti, infatti, sono stati sempre presenti da quando esiste la competizione, e hanno anche sempre raggiunto buone posizioni e vittorie che hanno fatto issare la nostra bandiera sul gradino più alto del podio. E il tricolore, dopo il primo posto di Bagnaia in Giappone, ha raggiunto un traguardo storico: la 900esima vittoria nella storia del Motomondiale. Ecco quali sono state le più significative e memorabili di sempre.
Francesco Bagnaia trionfa in Giappone e riapre la corsa al titolo MotoGP. La vittoria, però, ha anche un significato storico: rappresenta il traguardo delle 900 vittorie ottenute da piloti italiani nel Motomondiale, considerando tutte le categorie. L’Italia si conferma così la nazione leader in questo sport, grazie al contributo di leggende come Giacomo Agostini e Valentino Rossi, che hanno spianato la strada alle imprese di Bagnaia. Ogni successo ha un valore unico, ma tra queste 900 vittorie ce ne sono alcune davvero memorabili: ecco, nel dettaglio, quali sono!
La prima vittoria italiana nel Motomondiale fu conquistata da Bruno Ruffo nella classe 250. Il pilota della Moto Guzzi si impose a Bremgarten, durante il Gran Premio di Svizzera del 1949, che si corse sabato 2 luglio. Era la seconda gara del campionato mondiale. Ruffo vinse con un vantaggio significativo sul connazionale Dario Ambrosini, secondo su Benelli. Il podio fu completato dal britannico Fergus Anderson, anch’egli su Moto Guzzi, che riuscì a superare il compagno di squadra Claudio Mastellari, quarto al traguardo.
La prima vittoria che regalò un titolo mondiale a un italiano fu quella di Dario Ambrosini a Monza nel 1950. In quell’occasione si disputava il Gran Premio delle Nazioni, e il pilota Benelli era in lotta per il campionato nella classe 250, dopo averlo sfiorato l’anno precedente. Ambrosini riuscì a battere Fergus Anderson (Moto Guzzi) e, grazie a questo successo, si laureò campione del mondo.
Il primo italiano a vincere un titolo nella classe 500 fu Umberto Masetti. Il pilota parmense ottenne il suo primo successo nella gara inaugurale del Mondiale 1950, sul circuito di Spa-Francorchamps, in Belgio. Alla guida della sua Gilera, Masetti precedette il compagno di squadra Nello Pagani. Il terzo gradino del podio andò a Ted Frend (AJS). Quella vittoria diede il via alla cavalcata che portò Masetti a conquistare il primo dei suoi due titoli mondiali, rendendolo una figura di spicco nel panorama italiano.
Giacomo Agostini, con 122 vittorie in carriera, detiene il record nel Motomondiale. Il suo primo successo arrivò il 24 aprile 1965, sul circuito del Nürburgring, durante il Gran Premio di Germania Ovest. In sella alla MV Agusta, Agostini partecipò alla gara della classe 350 e riuscì a vincere battendo il compagno di squadra, il britannico Mike Hailwood. Al terzo posto si classificò Gustav Havel. Quella vittoria segnò l’inizio della straordinaria ascesa di Agostini, che stava affrontando la sua prima stagione completa nel campionato mondiale.
Le rivalità tra Italia e Spagna sono state un elemento distintivo del Motomondiale, e una delle sfide più memorabili fu quella tra Pier Paolo Bianchi e Angel Nieto nel Gran Premio del Belgio del 1977. La gara della 125 fu caratterizzata da un duello acceso tra l’italiano, in sella alla Morbidelli, e lo spagnolo su Bultaco. Il confronto raggiunse il culmine nell’ultimo giro, con i due che arrivarono persino al contatto. Bianchi riuscì a prevalere, conquistando il secondo dei suoi tre titoli mondiali nella categoria 125.
Solo nove millesimi separarono Luca Cadalora da Harald Bradl alla fine del GP d’Italia 1991. Una battaglia serrata che si infiammò nelle fasi conclusive a Misano, quando il tracciato si correva ancora in senso antiorario. Alla curva Brutapela, Cadalora, su Honda, attaccò il connazionale di marca Bradl, padre di Stefan, ex campione Moto2. I due piloti arrivarono al contatto, dando vita a un testa a testa fino alla linea del traguardo, con spinte e gomiti larghi. Cadalora vinse, mentre un furioso Bradl non partecipò alla premiazione.
Valentino Rossi, secondo solo a Giacomo Agostini per numero di vittorie nel Motomondiale, collezionò il suo primo successo al GP della Repubblica Ceca 1996 nella classe 125. A Brno, il 18 agosto, Rossi partì in pole position, ma dovette fronteggiare lo spagnolo Jorge Martinez per la vittoria, in una sfida tutta italiana tra Aprilia. Rossi si impose per soli due decimi, mentre Tomomi Manako, su Honda, chiuse terzo. Quella vittoria segnò l’inizio di una nuova era nel motociclismo.
Max Biaggi esordì nella classe 500 con una prestazione straordinaria, ottenendo pole, giro veloce e vittoria nella prima gara del GP del Giappone 1998. L’ex dominatore della 250, alla guida di una Honda del team privato Kanemoto, impressionò sin dalle qualifiche e il 5 aprile sigillò la gara con una vittoria netta, davanti ai giapponesi Tadayuki Okada (Honda) e Noriyuki Haga (Yamaha). Questo storico debutto lo rese il secondo pilota dopo Jarno Saarinen a vincere al primo tentativo nella classe regina.
La prima vittoria di una coppia pilota-moto tutta italiana in MotoGP si verificò nel GP di Catalogna 2003, con Loris Capirossi e Ducati protagonisti. A Barcellona, Capirossi prese la testa e resistette alla rimonta di Valentino Rossi su Honda. Un errore in frenata di Rossi permise a Capirossi di guadagnare abbastanza margine per vincere indisturbato, con Rossi comunque secondo e Sete Gibernau terzo. La vittoria di Capirossi impedì alla Honda di dominare completamente la stagione 2003.
La rivalità tra Valentino Rossi e Max Biaggi toccò l’apice nel GP del Sudafrica 2004, sul circuito di Welkom. Per Rossi era la prima gara con la Yamaha, la squadra con cui Biaggi aveva corso prima di passare alla Honda clienti di Sito Pons. I due italiani si distanziarono dal gruppo e si scambiarono più volte la leadership con manovre mozzafiato. Alla fine, Rossi riuscì a prevalere su Biaggi in una delle gare più iconiche della MotoGP.
Al Mugello, nel GP d’Italia 2005, i primi quattro posti furono occupati da piloti italiani: Valentino Rossi (Yamaha), Max Biaggi (Honda), Loris Capirossi (Ducati) e Marco Melandri (Honda). La gara fu una battaglia continua tra questi quattro, con Rossi e Biaggi che si giocarono la vittoria. Rossi vinse la sua quarta gara consecutiva sul circuito toscano, mentre Capirossi riuscì a conquistare il terzo posto per pochi millesimi.
Francesco Bagnaia firmò il successo italiano numero 800 nel Motomondiale con la sua vittoria nel GP di Thailandia 2018, classe Moto2. Partito dalla sesta posizione, il pilota Sky VR46 risalì fino a prendere il comando della gara, mantenendo un vantaggio su Luca Marini, secondo, Miguel Oliveira, terzo, e Brad Binder, quarto. Fu un risultato storico per l’Italia nelle corse.
Francesco Bagnaia si è aggiudicato il suo secondo titolo consecutivo in MotoGP al termine della stagione 2023, completando la sua missione a Valencia. Con un margine di vantaggio su Jorge Martin, Bagnaia sapeva di non poter sottovalutare il rivale, vincitore della Sprint Race e distante solo 14 punti. Tuttavia, la caduta di Martin durante la gara principale permise a Bagnaia di controllare i giri finali, vincendo davanti a Johann Zarco e Brad Binder e assicurandosi così il prestigioso “back to back”.
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