Mourinho non assicura la sua permanenza a Roma: la sconfitta in finale di Europa League contro il Siviglia ha lasciato il segno. Il tecnico portoghese sarebbe anche disposto a restare nella capitale, ma a determinate condizioni che non è detto la dirigenza giallorossa accetti. Se così fosse, si aprirebbe lo stato di crisi che si confermerebbe come prassi di ogni “secondo anno”. Nel corso della sua carriera lo Special One ha spesso resistito solo 24 o, al massimo, 36 mesi prima di lasciare, da esonerato o per scelta, una panchina. Con la Roma, allo status quo, ha un triennale. Resta da capire se lo rispetterà. Solo in due occasioni, il tecnico portoghese si è trattenuto per così tanto tempo: all’inizio della sua carriera al Porto, al Chelsea e al Real Madrid.
Josè Mourinho diventa lo Special One sulla panchina del Chelsea, quando i tifosi dei blues sognano la Champions: il primo anno è trionfale, il secondo si stenta e il terzo si chiude con un certo anticipo con l’esonero. Nell’estate del 2008 approda a Milano, dove resterà soli 24 mesi resi però indimenticabili dalle vittorie conquistate alla guida dei nerazzurri. Nel primo anno centra lo scudetto ma esce presto dalla Champions, eliminato dallo United. Nel 2009/2010, la sua Inter scrive la storia centrando tutti gli obiettivi in campo nazionale e internazionale. Dopo il triplete, lascia e va al Real Madrid non riuscendo però, in tre anni, a giocarsi neanche una finale. Anche la seconda esperienza al Chelsea non è indimenticabile: vince la Premier ma delude in Europa.
Nel maggio del 2016, dopo aver chiuso con i blues, Mourinho prende in mano il Manchester United. Difficile vincere in Premier, ma Mou si conferma comunque un tecnico capace di portare a dama la squadra. I Red Devils non sono mai competitivi per il titolo, ma il tecnico porta comunque in dote la vittoria in Europa League. Nel dicembre del 2018, dopo due anni, qualche mese e tantissime incomprensioni, le strade si separano con un esonero. Nel 2019 Mourinho arriva al Tottenham per prendere la squadra in corsa al posto di Pochettino. Inizio incoraggiante ma a metà della seconda stagione la dirigenza decide di esonerarlo proprio prima della finale di League Cup: chissà se lo Special One avrebbe vinto. E chi sa se che questo film, visto e rivisto in diverse capitali, potrebbe trovare l’ennesimo sequel anche a Roma…
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