Col passare degli anni, soprattutto nell’ultima decade, è diventata una classica della Serie A. Napoli contro Juventus è infatti ormai una partita da segnare in rosso sul calendario, per il valore sportivo, sicuramente, considerando che i due club sono da diversi anni al top in Italia, ma anche sotto l’aspetto culturale: nord e sud che si scontrano, Maradona contro Platini, il rigore sabaudo contro la vivacità campana, contrapposizioni storiche, che donano al match ulteriore fascino. Scopriamo insieme quali sono le cinque partite più iconiche tra azzuri e bianconeri.
La magia di Maradona
Impossibile non partire dal Pibe de Oro, e la sua punizione diventata storica in quel pomeriggio del 3 novembre 1985. Al termine della stagione saranno i bianconeri a portare a casa lo scudetto, mentre il Napoli chiuderà al terzo posto dimostrando tutte le proprie ambizioni, ma nella storia rimane quella traiettoria impossibile del Diez argentino, con Tacconi che può solamente accompagnare con lo sguardo il pallone finire in rete.
L’unica sfida europea
Passano quattro anni e i due club si incontrano per la prima e ultima volta in ambito europeo. Siamo ai quarti di finale della Coppa Uefa, con la Vecchia Signora in vantaggio grazie al 2-0 maturato in casa nella gara d’andata. Storia chiusa? Macchè, in un San Paolo gremito al ritorno i partenopei si impongono per 3-0 grazie al rigore di Maradona e i gol di Carnevale e Renica,il Napoli poi vincerà la competizione battendo in finale i tedeschi dello Stoccarda.
La Supercoppa 2012
Facciamo un salto temporale di più di vent’anni, in un calcio completamente diverso da quello di Maradona e compagni, tant’è che la sfida si gioca addirittura in Cina. Dopo gli anni di dominio nerazzurro culminati nel triplete, e lo scudetto del Milan nel 2011, la Juventus torna sul tetto d’Italia con Antonio Conte, e si gioca nell’agosto 2012 la Supercoppa proprio contro il Napoli. Sfida tesissima, come ce ne saranno altre da lì in poi, 2-2 ai tempi regolamentari e 4-2 juventino finale tra le polemiche, tant’è che il Napoli non partecipa alla cerimonia di premiazione.
Il gol di Koulibaly e lo scudetto “perso” in albergo
È il 2018 è Napoli e Juventus si giocano il campionato punto a punto, a cinque partite dal termine la sfida di cartello va in scena nell’allora San Paolo. Match, neanche a dirlo, tesissimo, con gli azzurri che porteranno a casa i tre punti grazie a un colpo di testa di Koulibaly che porterà la squadra di Sarri a un punto dalla vetta. A vincere lo scudetto saranno comunque i piemontesi, tra mille polemiche, con la vittoria contestata della Juve a San Siro una settimana dopo contro l’Inter in vantaggio fino a ‘5 dalla fine, e il Napoli che crolla a Firenze il giorno dopo, con l’iconica frase dell’attuale allenatore della Lazio che parlava uno scudetto “perso” in albergo la sera prima.
Una rimonta storica solo sfiorata
Arriviamo al 2019, la Juventus viene da anni di dominio incontrastato in Italia, ma il Napoli è una delle più serie candidate a soffiarli lo scudetto. Il big match è solamente il 31 agosto ma vale già tantissimo: i bianconeri partono e dopo un’ora di gioco sono sul 3-0 grazie anche al gol dell’odiato ex Higuain. Da lì in poi succede l’impossibile, il Napoli allenato da Carletto Ancelotti in un quarto d’ora trova il pari con Manolas, Lozano e Di Lorenzo, ma a tempo scaduto un autogol di Koulibaly (ancora lui) consegna la vittoria alla Juventus.