Vincere conta, eccome. Per informazioni chiedere a Isaiah Hartenstein, protagonista di una vicenda più unica che rara. Il cestita dei New York Knicks ha centrato un record straordinario nella sua originalità. Nonostante i zero punti, diconsi zero e scrivensi 0, “segnati” in una partita, la sua squadra ha vinto. E lui è sceso in campo quanto era necessario per… incassare un doppio bonus. E quello che non è arrivato dai canestri messi a segno, giunge dal minutaggio e dalle vittorie di squadra che gli sono valsi comunque un bonifico di 700 mila dollari.
Premi a vincere, obiettivo raggiunto
Il lungo non ha dato un particolare contributo nella sfida vinta da New York in casa dei Los Angeles Lakers: 0 punti, 11 rimbalzi, 2 assist, 2 recuperi e una stoppata. Insomma, ha fatto il suo sotto le plance e qualcosa in fase di costruzione. Quanto basta e avanza, però, per centrare due obiettivi stagionali del suo contratto. Ciascuno del valore di 350mila dollari. Non serve una laurea in matematica per capire quanto sia stata fondamentale la vittoria. Il primo bonus era legato ai minuti giocati. Sommando quelli accumulati in quel di Los Angeles, la riserva dei New York Knicks ha toccato quota 1350’ in 70 partite. L’altro bonus era invece legato alle vittorie di squadra. Particolarmente significativa quella ottenuta in casa dei Lakers, perché 40esima stagionale. E così altri 350mila dollari sono stati bonificati sul conto corrente… divenuto galoppante.
L’uomo dei malus che diventano bonus
Una serata che il tedesco non dimenticherà facilmente considerando che in una sola partita ha incassato 700mila dollari. Quasi la metà dei 1,7 milioni di dollari che aveva ricevuto in tutto lo scorso anno indossando la casacca del Los Angeles Clippers. Nel frattempo Hartenstein si è guadagnato la fiducia e un biennale per un totale di 16 milioni di dollari con i Knicks. A dirla tutta, alcuni di questi milioncini erano legati a bonus definiti “improbabili” da raggiungere. E invece Hartenstein ha ancora voglia di stupire… e guadagnare.
Occhio ai prossimi premi, tutt’alto che impossibili da raggiungere. Si parte dai 350mila euro per la qualificazione ai play off. Manca solo il conforto dell’aritmetica per consolidare il sesto posto. Insomma, tutto lascia credere che a New York chi è deputato alla contabilità possa comporre il numero di telefono di qualche dirigente e invitarlo a compiere, visto quanto accaduto, scelte un po’ più avvedute nel momento di stipulare i bonus malus nei contratti. E comunque vada a finire la stagione, sarebbe perlomeno doveroso, da parte di Hartenstein, capace di trasformate il malus in bonus, invitare i compagni a cena.