Dopo mesi di silenzio e un periodo di lutto personale, il “Predator” Francis Ngannou si prepara a tornare a ruggire. L’ex campione dei pesi massimi UFC ha annunciato di voler tornare a combattere nell’ottagono ad ottobre, questa volta sotto la bandiera della PFL.
L’avversario? Il brasiliano Renan Ferreira, vincitore del torneo PFL 2023 e fresco di una vittoria lampo contro il campione dei pesi massimi Bellator, Ryan Bader. “Ne parlo da quasi due anni“, ha dichiarato Ngannou durante il podcast JRE MMA Show, riferendosi a Ferreira. “È molto atletico. Mani veloci, uno-due, ginocchiate – è molto pericoloso“.
Il match, se confermato, sancirebbe il ritorno di Ngannou alle MMA dopo quasi due anni di assenza. Dopo aver lasciato l’UFC in seguito a controversie contrattuali, il camerunense si è dedicato al pugilato, affrontando due ex campioni del mondo come Tyson Fury e Anthony Joshua. Entrambe le sfide si sono concluse con una sconfitta per Ngannou, l’ultima delle quali per KO tecnico contro Joshua lo scorso marzo.
Tuttavia, la parentesi pugilistica non ha spento la sete di vittoria del “Predator”, desideroso di dimostrare il suo valore anche nel mondo delle MMA. La scelta della PFL non è casuale: l’organizzazione americana, con il suo format a torneo e i premi milionari, rappresenta una valida alternativa all’UFC.
Inoltre, Ngannou ricoprirà un ruolo di primo piano nello sviluppo della PFL in Africa, dove guiderà il lancio di una nuova serie nel 2025. Questo impegno dimostra la volontà del fighter di contribuire alla crescita delle MMA nel continente africano, aprendo la strada a nuove generazioni di atleti.
Il ritorno di Ngannou, però, arriva dopo un periodo di grande dolore personale. Ad aprile, il fighter ha subito la perdita del figlio di soli 15 mesi, scomparso a Dubai a causa di una encefalite. Un evento tragico che ha segnato profondamente Ngannou, costringendolo ad un lungo silenzio e ad un periodo di riflessione lontano dai riflettori.
“Almeno quando morirò, vedrò mio figlio. Non ne ho paura. Voglio ancora vivere, ma arrivi a quel punto“, ha confessato Ngannou durante il podcast, mostrando una forza d’animo e una consapevolezza rare.
L’annuncio del ritorno nell’ottagono, quindi, assume un significato ancora più profondo. Per Ngannou, combattere non è solo una professione, ma un modo per onorare la memoria del figlio, per trovare la forza di andare avanti nonostante il dolore.
Il match contro Ferreira si preannuncia come un banco di prova importante. Da un lato, un Ngannou desideroso di riscatto, di dimostrare di essere ancora uno dei pesi massimi più forti al mondo. Dall’altro, un Ferreira in rampa di lancio, pronto a sfruttare l’occasione per affermarsi definitivamente tra i grandi.
Una cosa è certa: il ritorno del “Predator” non passerà inosservato. L’ottagono è pronto ad accoglierlo di nuovo, e il mondo delle MMA attende con ansia il suo ruggito.
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