BARCELLONA 2013. Dopo essersi occupati la scorsa settimana delle pagelle della spedizione italiana a Barcellona per quanto riguarda Tuffi, Nuoto in Acque Libere e Nuoto Sincronizzato, a conclusione dei 15 giorni della rassegna mondiale concludiamo la rassegna con le pagelle relative a Pallanuoto e Nuoto.
PALLANUOTO (voto: 5.5). Il giudizio non può che essere una media tra le valutazioni del comportamento nel torneo di Setterosa e Settebello. La squadra femminile (voto: 5) ha ancora deluso. Dopo il voto di fiducia incassato lo scorso anno con la vittoria in un Europeo che interessava a poche squadre, l’organico di Fabio Conti alle Olimpiadi di Londra ha vinto la sola partita con la Gran Bretagna e dodici mesi dopo a Barcellona, dopo un certo rinnovamento, ha faticato oltre misura contro il Kazakhstan, vinto – e non poteva essere altrimenti – con il Brasile, disputato una partita inguardabile contro l’Ungheria e si è vista a tratti nell’ottavo di finale contro la Grecia. Una buona partita in 12 mesi è decisamente troppo poco per meritare la sufficienza. Il Settebello (voto: 6.5) è sceso dal podio dopo tre anni e forse un ciclo sta finendo. Resta il fatto che nella Pallanuoto competitiva a livello internazionale di questi tempi arrivare ancora una volta nelle Final Four è elemento distintivo (per informazioni chiedere alla Serbia). E poi la battaglia contro la Spagna che ha ricordato il trionfo della piscina Picornell vale un mezzo punto in più.
NUOTO (voto: 6). Arrivano due medaglie in discipline olimpiche dopo lo zero assoluto di Londra. E’ vero si è molto indietro rispetto a Shanghai 2011 ma qualche segno di risveglio si vede. Federica Pellegrini (voto: 7.5) si è un po’ presa gioco di tutti noi ma nei 200 stile libero ha dimostrato di potere ancora dire la sua senza se e senza ma, i 200 dorso arrivati dopo la scarica adrenalinica della medaglia d’Argento non sono giudicabili. Un bronzo mondiale a diciotto anni dopo aver vinto l’Oro in vasca corta ci consentono di considerare Gregorio Paltrinieri il migliore di questa spedizione (voto: 8) che ha visto un plotoncino di pochi prescelti migliorarsi in corso d’opera come Ilaria Bianchi (voto 6.5), un Matteo Rivolta (voto 7) che ha il futuro davanti a sè in uno stile che in Italia da tempo fatica a trovare grandi interpreti, Stefania Pirozzi (voto 6,5) che perde l’occasione di una finale mondiale ma dopo essersi migliorata due volte. Fabio Scozzoli (voto 5.5) è partito dall’Italia con l’obiettivo dichiarato di due medaglie ritorna con un quinto posto ed una ingloriosa eliminazione nei 50; tra gli insufficienti spiace dover inserire Filippo Magnini (voto 5) che si riscopre quasi un secondo più lento di quanto pensasse nei 100 metri dove un malconcio Luca Dotto (voto 6) pesca la seconda finale consecutiva. Una ultima menzione per Martina De Memme (voto 6) che si migliora ancora in batteria qualificandosi per una finale dove affonda.
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