La struttura, situata nella frazione di Zuel, è uno dei simboli della storia olimpica italiana e si prepara a essere trasformata in vista del grande evento
Con le Olimpiadi estive di Parigi 2024 ormai archiviate, l’attenzione del mondo sportivo si rivolge con crescente interesse ai Giochi Olimpici Invernali del 2026, che saranno ospitati dall’Italia, tra Milano e Cortina d’Ampezzo. In questo contesto, uno degli interventi più simbolici e attesi è la ristrutturazione del celebre trampolino olimpico di Cortina, utilizzato per le Olimpiadi del 1956. La struttura, situata nella frazione di Zuel, è uno dei simboli della storia olimpica italiana e si prepara a essere trasformata in vista del grande evento.
La riqualificazione del trampolino di Cortina rappresenta un progetto di grande importanza sia dal punto di vista storico che infrastrutturale. Il trampolino, lungo 83 metri e sostenuto da una colonna alta 48 metri, ha ospitato nel 1956 più di 40.000 spettatori, diventando un’icona dei Giochi Olimpici invernali di quell’epoca. Tuttavia, dopo decenni di inutilizzo e degrado, oggi la struttura si trova in condizioni di semi-abbandono e necessita di interventi radicali per ritornare a essere un polo attrattivo.
Il costo totale dei lavori è stimato in 10 milioni di euro. La Conferenza dei Servizi, che si è svolta l’8 ottobre, ha dato il via libera definitivo al progetto. Entro novembre 2025, a poco più di quattro mesi dall’inizio dei Giochi Olimpici Invernali del 2026, i lavori di riqualificazione saranno completati, garantendo così una nuova vita al trampolino e all’area circostante. Il progetto esecutivo sarà pronto entro la fine del 2023, mentre il bando di gara verrà pubblicato a gennaio 2024, con l’inizio dei lavori previsto per marzo dello stesso anno.
Secondo le dichiarazioni di Fabio Saldini, amministratore delegato di Simico e Commissario di Governo, il trampolino di Cortina non sarà semplicemente un luogo dedicato agli sport invernali. “Il trampolino di Cortina è una vera e propria opera d’arte”, ha affermato Saldini, sottolineando che la struttura diventerà uno spazio polifunzionale, capace di ospitare non solo eventi sportivi, ma anche importanti mostre internazionali. L’obiettivo è creare una legacy locale e internazionale, in grado di rinnovarsi nel tempo e di fungere da simbolo della storia olimpica di Cortina.
Questa trasformazione ha l’ambizione di andare oltre l’utilizzo strettamente sportivo del trampolino, trasformandolo in un vero e proprio polo culturale e di aggregazione per la comunità locale e per i turisti. Oltre alla ristrutturazione del trampolino, verranno rinnovate anche le tribune e l’intera area circostante, integrando infrastrutture moderne che permettano una connessione tecnologica avanzata.
Il trampolino di Cortina ha un significato simbolico per la storia sportiva italiana, essendo stato uno dei fulcri delle Olimpiadi del 1956, le prime ad essere ospitate dall’Italia. La sua riqualificazione, quindi, rappresenta non solo un recupero storico, ma anche una scommessa sul futuro. Gli investimenti nel trampolino rientrano in una strategia più ampia per fare delle Olimpiadi Milano-Cortina 2026 un evento capace di lasciare un’eredità duratura.
Il trampolino non sarà sede di gara per le Olimpiadi del 2026, ma la sua riqualificazione lo renderà un punto di riferimento per gli appassionati di sport e per chiunque voglia scoprire una parte fondamentale della storia olimpica italiana. L’opera mira a preservare la memoria dei Giochi del 1956, mantenendo viva l’eredità di un’epoca in cui l’Italia si affacciava sulla scena internazionale dello sport invernale.
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