La capitana delle “farfalle” ha detto ai microfoni: “Veniamo ripagate dal duro lavoro fatto ogni giorno insieme, con allenatrici di cui la fama precede il loro nome, siamo molto contente“
Andy Diaz, saltista del triplo, atterrato a Fiumicino e reduce dal bronzo a Parigi al suo esordio con l’Italia Team, racconta emozioni e sensazioni legate alla sua impresa: “Il mio è un percorso umano e sportivo, ringrazio l’Italia, Livorno, il presidente Giannone, il mio allenatore Fabrizio Donato, è stato un percorso bellissimo”.
“Ero senza niente, ho trovato un posto dove dormire e mangiare, è un sogno adesso vincere una medaglia. Oggi ancora non ci credo. La cosa più bella? Avere portato anche mia madre a vedermi gareggiare in una Olimpiade. Questa medaglia è una promessa mantenuta all’Italia e alle Fiamme Gialle, che mi hanno aiutato nel mio percorso atletico ed umano. La dedico a loro e a tutta la nazione che sono state al mio fianco, persone eccezionali che mi hanno dato una mano al momento giusto. Ci prendiamo quello che ci meritiamo. Il bronzo è un punto di partenza, il rubinetto è aperto, voglio vincere tutte le prossime gare. Ho aperto il rubinetto ora altre medaglie con l’Italia“, ha detto ai microfoni.
Alessia Maurelli, Martina Centofanti, Agnese Duranti, Daniela Mogurean e Laura Paris commentano, a Casa Italia, il terzo posto nella prova a squadre della ginnastica ritmica: “Abbiamo sognato l’oro, l’argento, ma abbiamo sognato anche il bronzo, perchè alle Olimpiadi affronti gente fortissima e confermarsi non è mai semplice”. “Ci sono stati momenti in cui abbiamo fatto valere un po’ di esperienza, senza badare troppo ai voti dei giudici. Veniamo ripagate dal duro lavoro fatto ogni giorno insieme, con allenatrici di cui la fama precede il loro nome, siamo molto contente“, queste le parole della capitana delle “farfalle”.
Giorgio Malan dopo il bronzo conquistato nel pentathlon ha dichiarato: “Sapevo che se mi fossi divertito come agli Europei avrei potuto far bene, e così è stato. Mi sono goduto la gara, appena ho visto il coreano ho pensato di passarlo subito perchè negli ultimi 100 metri non ho uno scatto bruciante“. “Mi piace perchè è uno sport articolato, versatile, sono un amante dello sport a 360° e per me è perfetto“, ha continuato.
Simone Alessio dopo il bronzo nel taekwondo ha detto a Casa Italia: “Un bronzo che ha un valore inestimabile, tutti si aspettavano l’oro e io ero venuto per quello, ma ieri è stato particolare perché in una giornata ho vissuto tre anni di fatica. Quando sono uscito ai quarti non ci credevo più“. “Ma meritavo una seconda possibilità e quando l’ho realizzato ho spinto fino alla fine. Sono contento di questo bronzo – aggiunge –. Ho pianto perché a un certo punto ho pensato a un déjà vu di Tokyo. Poi la medaglia arrivava dopo la scottatura dei quarti, è stata una seconda possibilità che arrivava dall’alto. I capelli tricolore? No, perché non ho vinto, al massimo di bronzo“.
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