La Reggia di Versailles, difficile trovare una location più suggestiva a Parigi, e probabilmente anche nel mondo intero, per gli sport equestri. A poco meno di un anno dai Giochi Olimpici, nella capitale francese sono convinti che i giardini potranno vivere una seconda giovinezza.
Un cammino pieno di ostacoli
Nel pieno rispetto dello sport che dovrà ospitare, il cammino verso il completamento dei lavori è affascinante quanto ricco di ostacoli. Lo stato dell’arte dei lavori deve camminare in parallelo con un progetto ambizioso: tracciare il percorso per le gare di dressage, salto a ostacoli e nuoto a margine del pentathlon moderno e costruire una tribuna in grado di ospitare almeno 16mila spettatori. Quanto basta per cozzare contro chi ritiene che il complesso monumentale possa essere sfigurato. In questo senso, il comitato organizzatore ha dovuto offrire la garanzia che il sito sarà migliorato e poi riconsegnato alla città intatto dopo la fine dei giochi e la partenza degli atleti.
La vera sfida: il patrimonio artistico da preservare
La vera sfida sarà preservare il patrimonio della Reggia di Versailles. In questo senso il Comitato Organizzatore ha stabilito, insieme a tutte le parti coinvolte nel raggiungimento degli obiettivi, una serie di principi inderogabili. In primis, tutte le strutture saranno removibili in modo che tutto possa essere portato allo stato originale al termine dell’Olimpiade. La supervisione è affidata ai DRAC, la Direzione Regionale degli Affari Culturali. Saranno consultati anche i migliori architetti e giardinieri francesi, alcuni dei quali eredi diretti di competenze risalenti al XVII secolo, dunque in grado di conoscere tutti i segreti di flora e fauna locale. Saranno effettuati, prima e dopo i Giochi, rilievi topografici, al fine di ristabilire lo status quo antecedente le Olimpiadi. Il restauro, secondo i tempi stabiliti, durerà diversi mesi.
Una seconda giovinezza: una Versailles ancora più bella
Nell’idea degli organizzatori di Parigi 2024, c’è dunque una Reggia di Versailles più moderna e più bella rispetto all’era di Luigi XIV. L’idea è ambiziosa ma secondo quanto assicurano al di là delle Alpi, assolutamente realizzabile e compatibile con lo sport e la storia architettonica e artistica del loco. Nel progetto, il Parco conoscerà una seconda giovinezza, concepita e realizzata per una vetrina di quattro miliardi di telespettatori. Il completamento dei lavori è previsto in primavera, per poi lasciare il posto a un nuovo evento di prova, prima del battesimo ufficiale. Parigi è pronta a indossare il vestito buono: Versailles, quello regale. E la sensazione è che possa scaturirne uno spettacolo indimenticabile.