Parigi 2024

Parigi 2024, parola d’ordine: noleggio

Il comitato di Parigi 2024 ha presentato i primi risultati della sua strategia di economia circolare che si basa su tre principi chiave: organizzare i Giochi con meno risorse, farne un uso migliore promuovendo l’ecodesign e garantire la seconda vita delle strutture dopo la fine dell’evento.

La chiave: pensare ai post-Giochi prima che inizino

La chiave è stata pensare a come riutilizzare strutture e infrastrutture dopo i giochi prima ancora che inizi Parigi 2024. La parola d’ordine è noleggio. Grazie all’applicazione di questa strategia di acquisto responsabile, il 90% dei sei milioni di elementi di risorse necessarie allo svolgimento dei Giochi sarà utilizzato e poi preso in carico da società fornitori di servizi e da partner. Tavoli, sedie, computer, segnaletica avranno una nuova collocazione esattamente come i due milioni di attrezzature sportive, che saranno noleggiati o messi a disposizione dalle federazioni sportive. Discorso simile anche per la pavimentazione legata a basket, volley, beach volley e pallamano.

Seconda vita al 100% anche per gli immobili

Da un punto di vista economico, la sostenibilità dei Giochi Olimpici e Paralimpici, è considerata effimera. Nel senso che le Olimpiadi, al netto della vetrina e della risonanza mondiale che attrae centinaia di milioni di euro di sponsor e diritti,  non lascia in eredità molto altro se non, e anche spesso, un buco nel bilancio.  Per garantire che le risorse mobilitate per i Giochi non diventino cattedrali nel deserto, ma possano essere riutilizzate, il comitato organizzatore ha pensato alla “seconda vita” dei beni materiali ancora prima dell’evento. Qualche esempio: i 35.000 piatti del ristorante del Villaggio Olimpico sono stati prodotti senza logo per facilitarne il riutilizzo. Stesso concetto è stato applicato all’arredamento: sono state sviluppate delle soluzioni che possono essere convertite, come il mobilio delle stanze degli atleti o gli stessi alloggi. I materiali e le strutture temporanee come tende, stand e bungalow verranno riutilizzati o riciclati.

Impianti sportivi destinati a durare nel tempo

Immagine | Ansa

Anche gli impianti sportivi che ospiteranno i giochi olimpici e paralimpici sono destinati a durare nel tempo anche dopo che sarà calato il sipario sull’evento. La pratica e la diffusione dello sport. al di là delle Alpi, sono considerati elementi indispensabili per la riqualificazione della città e il sociale. In questo senso l’eredità di Parigi 2024 consisterà in un patrimonio da destinare allo sviluppo e alla pratica degli sport a livello territoriale.  Il comitato organizzatore ha deciso di consegnare le piscine temporanee utilizzate durante i Giochi alla regione di Seine-Saint-Denis e ad altre provincie nelle periferie di Parigi. Una scelta precisa affinché questi quartieri, storicamente difficili, possano trarre beneficio dalle Olimpiadi. 

Luigi Pellicone

43 anni, laureato in Lettere Moderne giornalista dal 2007. Da quando la serie A ha deciso di fare a meno del mio talento, ho riversato i miei lampi di classe nella scrittura. Seguo sport e politica sul campo senza soluzione di continuità. Circondato da sole donne in famiglia, mi preparo per le Olimpiadi fra 3000 siepi, salto in alto, in lungo e corsa a ostacoli, inseguendo, spesso invano, il mio inaffidabile labrador. Alle spalle, un paio di vite spese fra agenzie di stampa, quotidiani e siti web. Un presente e un futuro ovviamente, tutto da scrivere

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