Le sfide non lo hanno mai spaventato.
Anzi, Mathieu Van der Poel è uno di quegli atleti che riesce a dare il massimo quando le pressioni aumentano ed è chiamato a centrare un risultato.
L’ha spesso dimostrato nel corso di una carriera che in pochi anni l’ha visto affermarsi come uno dei migliori ciclisti al Mondo, nonché uno dei più emozionanti da veder correre.
Fresco vincitore dell’ultima Parigi-Roubaix, l’asso olandese ora è, però, chiamato a compiere una vera e propria impresa.
Per partecipare alla gara di mountain bike in programma ai Giochi Olimpici di Parigi 2024 Van der Poel dovrà superare i propri limiti e diventare il nuovo re di Scozia.
Sogno Parigi 2024
Alle prossime Olimpiadi Estive in Francia Van der Poel vuole esserci, per prendersi quella rivincita personale nella gara di mountain bike.
L’olandese non si è mai tolto dalla testa la brutta caduta rimediata a Tokyo 2020, la quale lo costrinse a ritirarsi dalla gara olimpica di MTB e iniziò a dargli problemi alla schiena.
Per questo, a Parigi 2024 Van der Poel vuole tornare in pista per provare a conquistare quella medaglia olimpica sfumata in Giappone, ma per farlo dovrà prima riuscire a qualificarsi ai Giochi.
Un’impresa che, al momento, appare tutto fuorché scontata.
L’Olanda è, infatti, molto indietro nelle posizioni che danno diritto alla qualificazione e per riuscire a strappare un pass per Parigi il talento del team Alpecin-Deceuninck potrebbe essere chiamato a correre addirittura due Mondiali in sei giorni.
Mondiali di Glasgow fondamentali
“Nel 2023 è mia intenzione tornare alla routine della mountain bike. Poi voglio lavorare per i Giochi di Parigi 2024”.
Ha dichiarato lo stesso Van der Poel negli scorsi mesi.
I prossimi grandi obiettivi per l’olandese saranno quelli di ritagliarsi un ruolo da protagonista al Tour de France e di vincere la prova in linea ai Mondiali di Glasgow, dove potrebbe cercare una doppia impresa.
Vincitore per la quinta volta in carriera del Mondiale di ciclocross lo scorso febbraio (dove diede vita a uno spettacolare duello con il talento belga Wout van Aert), Van der Poel in Scozia potrebbe partecipare a ben due Mondiali in sei giorni.
Questo potrebbe essere, infatti, l’unico modo per provare a conquistare una qualificazione alle Olimpiadi anche nella disciplina della mountain bike e iniziare così a costruire concretamente il suo progetto personale di rivincita.
Attualmente l’Olanda è al 30° posto nel ranking (calcolato sulla base dei punti dei tre migliori corridori) e ciò non può assolutamente bastare per permettere a Van der Poel di volare a Parigi nel 2024.
Una posizione spiegata bene dal Commissario Tecnico della Nazionale olandese, Gerben De Knegt:
“I primi diciannove Paesi della classifica olimpica ricevono un pass per i Giochi. Anche i primi due Paesi nei risultati del Mondiale andranno ai Giochi. L’unica per Mathieu è correre il Mondiale”.
Impresa possibile?
La prova in linea è in programma a Glasgow per il prossimo 6 agosto, mentre la gara di MTB per il 12 agosto.
Sei giorni nei quali Van der Poel potrebbe giocarsi tutto.
Il grande obiettivo dell’olandese è la prima gara, quella del Mondiale su strada, dove ha grandi possibilità di successo per via di un percorso che sembra a lui favorevole.
La grande scommessa resta invece quella di riuscire a salire su una bici completamente diversa solo sei giorni dopo questa prova, per tentare di compiere un’impresa anche nei Mondiali di MTB e continuare così a coltivare il sogno olimpico in questa disciplina.
Atleta polivalente, Van der Poel negli anni ha dimostrato di essere un asso in sella a ogni tipo di bicicletta e ciò fa ben sperare la Federazione dei Paesi Bassi.
Per fare i punti necessari per qualificarsi alle Olimpiadi di Parigi, l’Olanda al momento si sta appoggiando agli specialisti David Nordemann e Milan Vader, ma un’eventuale discesa in pista di Van der Poel potrebbe sicuramente cambiare le carte in tavola.
Qualora l’olandese si classificasse primo o secondo alla prova Mondiale di MTB a Glasgow, strapperebbe la qualificazione olimpica.
Un’impresa complicata, ma non impossibile. Soprattutto se ti chiami Mathieu Van der Poel.