Sara Conti e Niccolò Macii hanno appena conquistato il bronzo nelle coppie di artistico del pattinaggio di figura, salendo così sul terzo gradino del podio ai Mondiali che in questi giorni si stanno tenendo a Saitama, in Giappone.
Una medaglia storica per l’Italia, in uno degli sport invernali più suggestivi e affascinanti e la cui Storia trae origine da un passato lontano.
Oggi, allora, proviamo a scoprire insieme che cosa sia il pattinaggio di figura.
Che cos’è il pattinaggio di figura?
Il pattinaggio di figura è un’elegantissima mescolanza di arte e sport, che trae origine dalle tecniche più antiche utilizzate da sempre per muoversi sul ghiaccio.
In un certo senso, si può dire che il pioniere di questa disciplina sia stato il popolo olandese, il quale iniziò a utilizzare i corsi d’acqua ghiacciati come via di comunicazione e collegamento tra i vari villaggi già a partire dal XIII secolo. Canali di ghiaccio sui quali per spostarsi era necessario pattinare.
Da questa prima forma di pattinaggio, il cui scopo era semplicemente quello di muoversi da un paese all’altro, si è sviluppato con gli anni un ramo sempre più artistico di questa disciplina, fino all’attestazione vera e propria del pattinaggio di figura come sport invernale.
Entrando più nello specifico, esso consiste nell’eseguire su una pista di ghiaccio particolari figure artistiche, attraverso l’utilizzo di pattini specifici e idonei a questo scopo.
Il pattinaggio di figura può essere praticato sia individualmente, che in coppia o squadra, e prevede l’esecuzione anche di evoluzioni quali salti, piroette e passi di danza. Il tutto accompagnato da un sottofondo musicale, utile a dare il ritmo desiderato alla propria performance.
Il pattinaggio di figura alle Olimpiadi
Il pattinaggio di figura è stata la prima disciplina invernale a essere inclusa nelle Olimpiadi.
Accadde nel 1908, a Londra, in Inghilterra (o Regno Unito se preferite) e da quel momento il pattinaggio di figura è diventato uno degli eventi più apprezzati all’interno dei Giochi.
Nel corso della sua Storia olimpica, il pattinaggio di figura ha visto l’organizzazione di eventi riservati a uomini, eventi riservati alle donne ed eventi di coppia fino alle Olimpiadi del 1972 di Monaco di Baviera
A queste tre categorie, nel 1976, ne venne aggiunta poi anche una quarta, ovvero la danza sul ghiaccio, la quale ebbe subito un grande successo.
In Italia, il pattinaggio di figura si è, invece, imposto in particolar modo all’interno delle Olimpiadi tenutesi a Torino nel 2006, quando questa disciplina andò a sostituire il pattinaggio artistico.
Le gare
Le gare di pattinaggio di figura sono organizzate a livello internazionale dall’International Skating Union (ISU), mentre in Italia rientrano tra le discipline proprie della Federazione Italiana Sport del Ghiaccio (FISG).
Quattro sono le differenti specialità in cui si suddivide questo sport, tre delle quali si praticano su ghiaccio e una su pista.
Nello specifico, il pattinaggio di figura su ghiaccio prevede una gara individuale riservata ai maschi, una alle femmine e una alle coppie. Tutte e tre queste discipline sono presenti ai Giochi Olimpici.
Il pattinaggio di figura su pista consiste, invece, in una gara di pattinaggio artistico su pattini a rotelle (solitamente individuale).
Tutte queste competizioni vengono divise in due prove: lo short program (programma corto) e il free program (programma libero).
Parlando, invece, dello strumento utilizzato per la pratica del pattinaggio di figura sul ghiaccio, questo consiste in un particolare pattino, il quale possiede una lama scanalata sul fondo.
Ciò gli permette di avere due fili (o bordi) distinti, i quali devono essere usati singolarmente dall’atleta durante la propria esibizione (non si deve scivolare sul ghiaccio appoggiando contemporaneamente entrambi i fili del pattino).
Questo è solo uno dei dettagli ai quali i giudici di gara devono prestare attenzione.
A determinare il punteggio di ogni singola performance è, infatti, la somma di un voto assegnato alla parte tecnica e di uno ai componenti del programma proposto.