SOCHI 2014. Sembrava fatta apposta per l’armata russa la nuova gara olimpica del Team Event di Pattinaggio di figura e i padroni di casa l’hanno onorata al meglio conquistando la medaglia d’Oro con una prova d’anticipo e staccando al termine il Canada, secondo, di 10 punti. Cinque vittorie, un secondo e due terzi posti negli otto segmenti di gara la dicono lunga sulla supremazia della Russia. Con le tre prove di oggi del libero -individuale maschile, individuale femminile e Danza- si è chiusa a Sochi la prova a squadre di Pattinaggio di Figura, per la prima volta inserita nel programma dei Giochi Olimpici Invernali. Oggi a completare l’opera, nel Libero dell’individuale maschile Evgeny Plushchenko si è imposto con 168.20 punti davanti al canadese Kevin Reynolds con 167.92 e al giapponese Tatsuki Machida con 165.85. Quarto lo statunitense Jason Brown con 153.67 e quinto l’azzurro Paul Bonifacio Parkinson con 121.23. Nel Libero donne, una sicurissima Valentina Marchei, che ha preso il posto di Carolina Kostner, non ha pagato lo scotto del tanto atteso esordio olimpico ed è terza con 112.51 punti, una manciata di decimi dal suo personale nel segmento. Davanti a lei la russa Yulia Lipnitskaya -già vincitrice del corto, con 141.51, e la statunitense Gracie Gold, seconda con 129.38. Quarta la giapponese Akiko Suzuki con 112.33 e quinta la canadese Kaetlyn Osmond con 110.73.
Nell’ultima prova, la Free Dance, Charlene Guignard e Marco Fabbri, che hanno gareggiato prendendo il posto di Anna Cappellini e Luca Lanotte, con 81.25 punti hanno chiuso al quarto posto. Davanti a loro gli statunitensi Davis/White con 114.34, i canadesi Virtue/Moir con 107.56 e i russi Ilinykh/Katsalapov con 103.48. Al quinto posto i giapponesi Cathy e Chris Reed. Proprio il punto in più guadagnato dai due azzurri nei confronti della coppia giapponese permette all’Italia di chiudere al quarto posto con 52 punti
Risultati completi – Pattinaggio di Figura – Team Event
Massimo BrignoloManager di una multinazionale, da quasi 50 anni guardo allo sport con gli occhi sognanti dell'eterno ragazzo. Negli ultimi anni, fulminato dall'aria olimpica respirata nella mia Torino, ho narrato lo sport a cinque cerchi, quello che raramente trova spazio nei media tradizionali. Non disdegno divagazioni nel calcio, mettendo da parte l'anima tifosa, che può ancora regalare storie eccezionali da narrare a modo mio.