CERCHI E PALAZZI. Ieri a Ostia c’è stata l’inaugurazione della ristrutturata pista di atletica leggera Giannattasio, stadio Stella Polare e il primo vero contatto tra i vertici del Comitato Organizzatore di Roma 2024 e la nuova compagine dell’amministrazione capitolina. Da una parte Malagò, dall’altra Frongia, i quali potrebbero aver discusso sul da farsi per capire dove andare con questa candidatura messa in scacco, più volte da Virginia Raggi, neo sindaca dell’Urbe. Resta un’impressione contrastante perché perfino le agenzie internazionali hanno parlato, stamani, di primo vero vertice sul tema, ma i protagonisti rispondevano così in modo ufficiale.
Non sembra quindi esserci consonanza tra le immagini di Frongia e Malagò seduti al tavolo a chiacchierare e quello che è stato ufficialmente riferito alle telecamere, tra queste quella dell’agenzia alaNEWS. Di conseguenza pare chiaro come questa chiacchierata sia stata “comunicata” come un approccio da determinate fonti, ma non ufficializzata dai protagonisti. E’ il Coni, nella fattispecie, che spinge per incrociare l’Amministrazione critica, perché deve risolvere un problema di legittimità. Renzi stamane parla di Olimpiade come occasione e mette il peso di un rifiuto su chi è critico parlando di “un’enorme occasione mancata”. Poi c’è Malagò, il quale, se non risolve la questione rischia di andare a Rio, occasione per mostrare Roma 2024 al mondo olimpico, senza la legittimità per farlo, visto che alla candidatura deve essere apposto, come ultimo sì, proprio quello della criticissima Raggi. Un vero caso diplomatico, quindi, caso che va risolto prima del 5 agosto. Altrimenti il capo dello sport italiano, si troverà nei panni dell’ambasciatore di una candidatura, senza candidatura.