Chi ha detto che i soldi fanno la felicità? Il PSG, la squadra dei sogni, deve convivere con un incubo. Non riuscire a vincere una Champions League. L’emozione di perdere… spendendo un miliardo. Quasi una manovra economica di uno stato che però non ha portato ad alcun risultato. Dieci anni di amarezze in Champions, più uno in Europa League!
Da quando gli sceicchi hanno acquistato la squadra della capitale francese, sono stati dilapidati, in ottica Champions, più di 1500 milioni, solo di cartellini. Investimento ingente che ha portato in dote, sinora, solo una finale persa, of course, contro il Bayern Monaco che ha sbarrato la strada al club di Al Khelaifi agli ottavi di finale. Troppo presto per non parlare di fallimento. Eppure, solo in questa stagione, 147,5 milioni per portare a Parigi Vitinha, Fabian Ruiz, Soler, Renato Sanchez e Mukiele, più il riscatto di Nuno Mendes. E non è bastato. Tutto nella norma, come nella peggiore delle tradizioni. La Caccia alla Champions si apre nella stagione 2011-2012 quando alla corte di Francia iniziano ad arrivare le prime stelle. Vestono la maglia del PSG Javier Pastore (42 milioni di euro), Thiago Motta (12 milioni), Kevin Gameiro (11), Mohamed Sissoko (8), Jeremy Menez (8), Blaise Matudi (8), Alex (45), Salvatore Sirigu (4) e Maxwell (poco più di 3). Bisevac e Lugano per chiudere la porta. 107 milioni di euro per non vincere neanche il campionato (ad appannaggio del Montpellier) e superare la fase a gironi di Europa League.
Perdere agli sceicchi non piace. Arrivano, nell’estate del 2012, Thiago Silva (42 milioni di euro), Lucas Moura (40), Ezequiel Lavezzi (30) e Zlatan Ibrahimovic (21) e la promessa Marco Verratti (12 milioni). Completano Gregory van der Wiel (6) e costo zero David Beckham e Adrien Rabiot. 151 milioni di euro: il PSG vince il campionato ma si arena ai quarti contro il Barcellona in Europa.
Il PSG ci riprova con un ulteriore maquillage con particolare interesse alla serie A, ancora una volta saccheggiata. Arrivano Edinson Cavani (64,5 milioni di euro) Marquinhos (31), Cabaye (25), Lucas Digne (15). “Scontrino” da 136 milioni di euro. Non soddisfatti e neanche rimborsati. Il PSG vince il campionato esce ai sedicesimi in Coppa di Francia e non supera l’ostacolo dei quarti di finale in Champions. A sbarrargli la strada, il Chelsea.
Il 2014/2015 è un anno di spese oculate. 49,5 milioni di euro per irrobustire il tessuto di una signora squadra. Arrivano David Luiz e Aurier in prestito dal Tolosa. Il PSG fa incetta di titoli in Francia, vincendo tutto il vincibile al di là delle Alpi ma in campo internazionale il piatto piange. Ancora una volta out ai quarti di finale, ancora una volta con il Barcellona.
Gli sceicchi sentono profumo di final four dopo tre eliminazioni ai quarti di finale. Arriva a Parigi Angel Di Maria (63 milioni di euro). In sua compagnia Kurzawa (25), Serge Aurier (10, riscattato dopo il prestito), Trapp (9,5) e Stambouli (8,5). Iniziano anche a fiorire i gioielli del vivaio. In prima squadra Kimpembe e Nkunku. Spesa totale: 116 milioni di euro. Tris di titoli in Francia, e “solita” uscita ai quarti di finale. Questa volta è il Manchester City a svegliare il PSG dal sogno.
Il PSG rilancia ancora. Arrivano Draxler (quasi 36 milioni di euro), Gonçalo Guedes (30 milioni), Grzegorz Krychowiak (28), Jesé (25), Lo Celso (10) Meunier (6). 134,5 milioni di euro che non bastano neanche a vincere il campionato. Si impone il Monaco di un giovanissimo Mbappé. E in Champions per la prima volta si esce agli ottavi in modo clamoroso. Il Barcellona ribalta con un 6-1 al Camp Nou il 4-0 subito al Parco dei Principi.
L’estate del 2017 passa alla storia. Al Khelaifi stacca un assegno da 222 milioni di euro per Neymar. Arrivano anche Berchiche (16 milioni) e Diarra e Dani Alves entrambi a zero. Spesa totale: 238 milioni di euro che “scontato” i 135 milioni per il prestito con obbligo di acquisto di 135 milioni per Mbappé. Il calcio inizia a protestare, si parla di bolla economica. Il campionato francese è senza storia, ma la Champions continua a riservare amarezze. Fuori agli ottavi con il Real Madrid.
Nell’estate 2018 c’è da saldare il… conticino Mbappé. 135 milioni di euro. Arrivano anche Paredes (40),Kehrer (37) e Juan Bernat (5) e gli svincolati Eric Maxim Choupo-Moting e Gianluigi Buffon. Milioni di euro per vincere la “solita” League 1 ed uscire ancora una volta troppo presto in Champions. Agli ottavi passa lo United di Mourinho che ribalta lo 0-2 all’Old Trafford con un clamoroso 3-1 in Francia.
Il 2019/2020 è l’anno in cui il PSG sfiora per la prima volta il sogno. Nel senso che va perlomeno a giocarsi la prima finale. Quasi tutta l’Europa (e in Francia sicuramente chi ha a cuore le sorti dell’Olympique Marsiglia) tifa però per il Bayern Monaco. Il gol di Coman manda in fumo i 50 milioni spesi per Icardi, i 32 per Diallo, i 30 per Gueye, i 18 per Sarabia e i 15 per Keylor Navas. 145 milioni per una cocente delusione.
Nella stagione 2020/2021 tutto ritorna alla… normalità. Il PSG, complice il covid, chiude I cordoni della borsa e spende “solo” 11 milioni. Sei per Sergio Rico, gli altri per prestiti onerosi fra cui Florenzi. Convinti che la base sia buona e l’anno sia giusto, l’idea è smentita dal PSG di Guardiola che elimina il PSG in semifinale. E il Lille diventa il club idolo di tutta la Francia calcistica interrompendo il dominio in campionato.
Nella scorsa stagione il club non bada a spese. 60 milioni per Hakimi, quattro parametri zero ma dall’ingaggio pesantissimo: arrivano Messi, Sergio Ramos, Wijnaldum e Donnarumma e 40 milioni da pagare per Nuno Mendes. Messi, Neymar e Mbappè insieme. E chi li batte? Carletto Ancelotti e il suo Real Madrid, agli ottavi di finale!
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