Secondo quanto riportato dal quotidiano francese “L’Equipe”, l’ex numero 1 del tennis Novak Djokovic ha deciso di sottoporsi a un intervento chirurgico per una lesione al menisco mediale del ginocchio destro. Questo infortunio lo ha costretto a ritirarsi dal Roland Garros prima di poter scendere in campo per i quarti di finale, dopo che con un’impresa, nonostante l’infortunio, era riuscito a superare Cerundolo. L’operazione si terrà oggi stesso in una clinica parigina e sarà eseguita da un giovane chirurgo francese.
L’intervento permetterà a Djokovic di riacquistare l’appoggio sulla gamba destra. Tuttavia, i tempi di recupero stimati sono di circa tre settimane, il che implica la probabile assenza del serbo per l’intera stagione sull’erba, compresa la mancata partecipazione a Wimbledon, il prestigioso torneo che inizia il 1° luglio. Questa situazione solleva domande e preoccupazioni sul futuro immediato di Djokovic, specialmente in vista di eventi cruciali come le Olimpiadi di Parigi 2024.
Implicazioni dell’intervento
Secondo il dottor Stefano Diprè, fisioterapista OMPT di Milano specializzato in riabilitazione ortopedica e traumatologica e co-fondatore di FisioScience, intervistato dalla Gazzetta dello Sport, l’intervento al menisco è una procedura comune tra gli atleti, ma le variabili individuali possono influenzare significativamente i tempi di recupero. Diprè ha spiegato che “sebbene non siano stati rilasciati dettagli specifici sul grado dell’infortunio di Djokovic, gli atleti di alto livello come lui generalmente beneficiano dei migliori trattamenti e supporto riabilitativo disponibili. Tipicamente, il recupero completo da un’operazione al menisco può richiedere da qualche settimana a diversi mesi”.
Il percorso riabilitativo per un intervento al menisco include inizialmente riposo, seguito da fisioterapia mirata e, gradualmente, il ritorno all’attività fisica. Per un atleta professionista come Djokovic, questo percorso è intensamente supervisionato e personalizzato per accelerare il recupero senza compromettere la salute a lungo termine del ginocchio. “Djokovic, noto per la sua etica del lavoro e la sua determinazione, probabilmente seguirà un programma rigoroso che include terapia manuale, esercizi di rinforzo muscolare e sessioni di condizionamento specifiche per il tennis”, ha spiegato ancora l’esperto.
“Mentre il mondo del tennis attende ulteriori aggiornamenti sul recupero di Djokovic”, ha chiarito il medico, “il suo ritorno ai tornei sarà una storia di determinazione e di gestione attenta del recupero. I fan possono sperare di vedere il loro campione tornare in campo per Wimbledon e le Olimpiadi, ma solo il tempo e il processo di riabilitazione potranno confermare se Djokovic sarà in grado di competere al suo solito livello elevato”.
La corsa contro il tempo
Con Wimbledon alle porte e l’inizio delle Olimpiadi previsto per il 27 luglio, il tempo diventa un fattore cruciale. Sebbene ci sia circa un mese tra la fine di Wimbledon e l’inizio del torneo olimpico di singolare, la partecipazione di Djokovic a questi eventi dipenderà dall’evoluzione del suo recupero nelle prossime settimane. La possibilità di complicazioni post-operatorie come dolore, gonfiore e perdita di forza potrebbero influenzare significativamente il suo ritorno in campo. La volontà di Djokovic di partecipare alle Olimpiadi è stata un fattore determinante nella decisione di sottoporsi all’operazione. Il serbo ha espresso la priorità di competere nei Grand Slam e ai Giochi Olimpici per quest’anno, suggerendo che farà tutto il possibile per essere pronto.