BUDAPEST 2013. Arriva in zona Cesarini, direbbero i calciofili, la qualificazione alla quinta finale mondiale nel Lancio del Martello di Nicola Vizzoni, trentanovenne capitano della squadra azzurra. Al primo lancio di qualificazione, il martellista di Pietrasanta lancia a 74.65, misura che lo tiene a lungo intorno alla nona-decima posizione delle misure utili. I brividi arrivano nel terzo turno di lanci: il bielorusso Shayunou (75.18), il tedesco Esser (75.90) e il francese Bigot (74.98) fanno scivolare in rapida successione Vizzoni fuori dalla zona qualificazione.
L’azzurro, rotto ad ogni emozione, va in pedana e trova la concentrazione e la lucidità per sparare il suo martello a 75.38, 68 centimetri dal suo personale stagionale, e chiudere in nona posizione conquistando la finale, la quinta ai Mondiali dove come miglior risultato ha il quarto posto di Edmonton.