RIO 2016. Il Samsung District di Milano ha ospitato, nella tarda mattinata di oggi, la presentazione del Galaxy Team che raggruppa alcuni tra gli atleti di punta della delegazione azzurra che andrà a Rio de Janeiro per partecipare ai Giochi della Trentunesima Olimpiade. Da Clemente Russo ad Aldo Montano, da Martina Caironi a Erika Fasana, da Frank Chamizo a Tania Cagnotto, gli alfieri del team del colosso coreano, sponsor pluriennale del Coni, si sono presentati e hanno raccontato il loro momento “pre olimpico” di queste ore e di questi giorni. Importanti, per Olympialab, gli sguardi e le parole dei big azzurri che hanno fatto “annusare” l’aria di medaglia ai presenti. Fra le tante maniere di raccontare un evento “pubblicitario” come questo, la redazione ha deciso di scegliere un borsino delle quotazioni di coloro che erano presenti.
CLEMENTE RUSSO. “Di chi ho paura? Di Clemente Russo”. Il trentaquattrenne vulcanico pugile di Marcianise si è caricato così sul palco del Samsung District facendo capire che affronta la sua quarta Olimpiade con il solo pensiero di mostrare una buona volta che è il più forte di tutti. Quel di chi ho paura è duplice, perché è un messaggio che dice “il mio limite sono io, ma sono anche quello da battere, quello che mi fa paura”. VOTO 8
ERIKA FASANA. La diciannovenne Erika Fasana è timida come la sua giovane età vuole, ma può stupire con un programma inedito per “spaccare tutto” all’Olimpiade numero due della sua carriera. La ragazza è conscia dei suoi mezzi, ma non sfonda sotto il profilo mediatico. VOTO 6
TANIA CAGNOTTO. La Signora dei tutti italiani, alla sua Quinta Olimpiade come il papà, dice che vuole prendere questi Giochi come i Giochi della serenità e del divertimento. Ammette di essere già nella sua fase di scarico, ma c’è da scommettere che non fallirà l’appuntamento col podio proprio per questa sua pace raggiunta, nei rettilinei finali della sua immensa carriera. VOTO 8
FRANK CHAMIZO. L’italo cubano, campione del mondo e d’Europa di lotta libera nella categoria dei 65 kg, è la storia delle storie dei Giochi di Rio. Se tutto va come la sua flemma e la sua sicurezza dicono, sulla pedana brasiliana non ce ne sarà per nessuno. Un personaggio tutto da scoprire e sul quale la stampa dell’ultima ora scriverà fiumi d’inchiostro nei giorni carioca. VOTO 9
Ecco le impressioni del palco, dei volti, dei sorrisi e delle espressioni degli atleti presenti al lancio del Galaxy team che è stato benedetto da un Gianni Malagò tirato a lucido e sicuro che “la delegazione italiana stia facendo il miglior lavoro possibile e abbia già raggiunto un livello di presenze superiore a quello di Londra e, di conseguenza, parta con migliori aspettative” rispetto all’edizione britannica dei Giochi.