Il mondo dello sport italiano familiarizza con Samuele Ceccarelli, velocista quasi sconosciuto sino a poche ore fa, quando ad Ancona il 23 enne toscano (è nativo di Massa) ha tagliato il traguardo dei 60 metri in 6”54 davanti all’oro olimpico Marcell Jacobs. Una vittoria che non arriva dal caso ma è frutto di grandi sacrifici e un percorso di crescita lento ma costante.
Samuele Ceccarelli non è un nome molto conosciuto ma non è neanche etichettabile come carneade. Si parla di un atleta molto giovane che si sta costruendo il proprio futuro agonistico ad alti livelli. Studia giurisprudenza, e si alterna fra libri e allenamenti. Ha un personale di 10”45 sui 100 metri e chi lo allena ne sottolinea la tantissima voglia di migliorarsi. Ceccarelli ha raccolto il frutto del proprio lavoro e cominciato a vincere superando un campione olimpico.
Una bella soddisfazione per chi si sta costruendo con pazienza e sacrifici. “L’atletica è uno sport che non fa regali a nessuno” ha rimarcato con una punta di giustificatissimo orgoglio. Fra l’altro, fra Ceccarelli e la pista l’amore non era certo sbocciato a prima vista. Anzi. Sino ai quindici anni il ragazzo di Massa ha indossato il Kimono. Lasciato il Karate, ha compiuto, dati alla mano, la scelta giusta. La sua è una salita lenta ma costante.
Gli ultimi tre anni sono stati decisivi, nel bene e nel male, per Ceccarelli. Nel 2019 ha corso i 60 indoor in 6”72 che gli vale la partecipazione agli Europei Juniores in Svezia dove si ferma in semifinale. Nel 2020 cambia società: passa alla Marathon e si sposta a Pietrasanta. Lavora duramente ma deve fare i conti con la sfortuna. Dopo essersi lasciato alle spalle diversi problemi fisici che hanno condizionato pesantemente il 2022, a inizio anno, recuperata la piena efficienza fisica, coglie i primi risultati.
Ancona, città dove si trova evidentemente a suo agio, lascia in eredità un 6”65 e un 6”61 nl meeting. Anche in nazionale Under 23 arrivano diverse soddisfazioni. Due vittorie in Spagna con 6”69 e 6”61. Trova anche una corsia al meeting Istaf di Berlino dove raccoglie un convincente quarto posto in 6”58. Il resto è storia recente. E anche da scrivere. La vittoria gli schiude prospettive rosee anche in vista degli Europei indoor di Istanbul. In Turchia, dove i 60 metri sono in programma il prossimo 4 marzo, la sensazione è che questa volta il suo nome sarà cerchiato in rosso nel taccuino degli addetti ai lavori…
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