Una carriera che non riesce a decollare quella di Mick Schumacher. Il giovane pilota non sembra in grado di ripercorrere le orme paterne
Il talento e la classe sono doti naturali che non sempre si trasmettono dai genitori ai figli. In questo caso abbiamo ormai la certezza, purtroppo. che le straordinarie qualità di Michael Schumacher non siano passate al suo secondogenito, il figlio Mick. Il giovane pilota nato in Svizzera ventiquattro anni fa sembrava un predestinato, soprattutto quando la Ferrari gli riservò un posto nella sua prestigiosa Academy.
Poi l’esordio in Formula 1 alla guida della Haas, che lasciava immaginare un futuro roseo e ricco di successi, sulla scia di papà Michael. Ma il percorso di Mick Schumacher a quel punto si è interrotto, bloccandosi sul più bello quando sembrava ormai in discesa.
I risultati non proprio lusinghieri ottenuti con la scuderia statunitense hanno portato Schumi jr a compiere un passo indietro: da pilota titolare è diventato una riserva alla Mercedes. Un ruolo non proprio esaltante che sa di chiara ed evidente bocciatura. Eppure Mick ad un certo punto ha avuto la chance di rimettersi in gioco.
Stando almeno alle rivelazioni di Franz Tost, l’attuale team principal dell’AlphaTauri, la scuderia di Faenza, Mick Schumacher era il prescelto per affiancare il giapponese Yuki Tsunoda dopo l’addio di Pierre Gasly. “È andata così – ha confermato Tost in un’intervista rilasciata a Formel1.de -. Mick Schumacher non aveva più un sedile ed era la mia prima scelta, nel momento in cui è emersa la situazione legata a Pierre Gasly”.
Ma proprio quando Schumi jr stava per firmare il contratto con l’AlphaTauri, il super consulente del gruppo Red Bull, Helmut Marko, ha cambiato le carte in tavola annunciando l’ingaggio del pilota olandese Nyck De Vries. Una scelta che finora non ha dato i frutti sperati, tutt’altro.
Le pessime prestazioni finora collezionate dal pilota olandese, molto meno competitivo di Tsunoda, potrebbero spingere i vertici dell’AlphaTauri a riconsiderare la candidatura di Schumi jr. Ma a gelare le speranze di Mick è lo stesso Franz Tost che tanto lo avrebbe voluto lo scorso anno: “Non ci sono margini per un ripensamento – ha precisato il team principal della scuderia di Faenza -. Resto convinto però che Mick Schumacher sia molto più bravo di quanto si dica. Gli auguro di avere una carriera importante come merita“.
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