SCI ALPINO (Wengen). Le opache prestazioni di ieri, il quinto posto di Patrick Thaler e il decimo di Manfred Moelgg non possono essere sufficienti per fare vedere il bicchiere mezzo pieno al direttore agonistico della squadra maschile, Claudio Ravetto, che a conclusione del fine settimana di Wengen e a meno di tre settimane dall’apertura delle Olimpiadi di Sochi lancia un avvertimento molto duro.
“Sono molto preoccupato”, dice Ravetto, “dopo le gare di questo week-end. Sento parlare molto di contingenti e di tante altre piccole cose, ma se lo spirito con cui andiamo alle Olimpiadi è questo anche che è già qualificato può rimanere a casa. Vedo gente spaventata, che non rischia. Alle Olimpiadi si va per fare risultato e per fare risultato bisogna rischiare a tutta. E i nostri ne hanno tutte le possibilità. Ma non lo fanno”. “Pinturault ci ha dato la dimostrazione di cosa è un campione”, prosegue, “che quando arriva il momento buono tira fuori qualcosa in più, rischia e vince. Si può anche sbagliare, certo, ma almeno si prova. Noi non abbiamo questo atteggiamento. Noi siamo campioni ogni tanto”.
“E questo vale per tutti , vale per lo Slalom, come per il Gigante, come per la velocità. L’altro giorno è bastato che cambiassero le condizioni di gara in Discesa e chi ha patito di più sono stati gli italiani. A venti giorni dalle Olimpiadi spero proprio che si cambi mentalità, perché quello che vedo adesso non ci porta da nessuna parte”.