MILANO. Mi è rimasto il rospo, lo sputo. I mondiali di atletica “Mosca 2013” sono finiti, ma rimane ancora negli occhi la spettacolare craniata che ha preso l’Italia in quanto a risultati, abbarbicata alla trentasettenne superba Straneo per non morire di sé medesima. Mi permetto di dire che il sole trovato da Giomi, il presidente della Fidal, al ritorno, deve avergli fatto prendere un paio di abbagli niente male. La dissociazione del presidente, transitoria che sia, l’ho percepita guardando il Corriere della Sera di qualche giorno fa. A pagina tot ho trovato… Giomi che parlava di un grande evento di atletica da portare a Milano, a pagina talaltra ho trovato Giomi che parlava della delusione provata in seguito ai magri risultati della sua nazionale. Connetto i puntini: allora il rimedio sarebbe nascondere la polvere di una nazionale morta sotto il tappeto di un bell’evento a Milano, magari senza accorgersi che la bella città lombarda non ha un cavolo di impianto degno di questo nome? Posso assicurarvi che Bolt potrebbe pure venire a correre a Milano, ma sono sicuro che i 100 li farebbe solo in Via Montenapoleone… Confido, invece, nella possibilità che Giomi si riprenda e che chieda a tutti di indirizzare le risorse sugli impianti di base. Così, magari, un giorno, avremo… che ne so… un campione? Ricordate i campioni della nostra atletica? No eh, troppo lontani nel tempo… E Antonio Rossi, il canoista assessore, vada a vedere lo stato del 25 aprile, impianto di presunto alto livello, già, proprio qui nella bella Milano, prima di parlare.