NUOTO (Roma). Termina senza il record italiano nei 200 dorso di Federica Pellegrini, la cinquantesima edizione del Trofeo Settecolli di Roma. Ma la nuotatrice azzurra e’ comunque soddisfatta del tempo e della vittoria ottenuta nella piscina del Foro Italico. ”Il record italiano ha tremato? No, manca ancora mezzo secondo abbondante, adesso con i carichi di allenamento non abbiamo la brillantezza per limarlo ma sono molto contenta”, ammette l’atleta che ha fermato il cronometro sul 2’08”60, vicino al 2’08”03, fissato nel 2009 da Alessia Filippi. ”Ho dato il massimo, sono arrivata con i crampi – rileva -. L’obiettivo con Philippe (Lucas, l’allenatore, ndr) era di nuotare 2’09” e mezzo perche’ comunque siamo a un mese e mezzo dai Mondiali. Siamo perfettamente in linea”. La primatista mondiale dei 200 e 400 stile libero, che in quest’anno ”sabbatico” ha scelto di nuotare a pancia in su, non fa pero’ pronostici per i Mondiali di Barcellona. ”Spero di divertirmi ancora cosi’ – ammette -. Il primo pensiero sara’ entrare tra le prime sedici”.
Chi, invece, ha ottenuto il nuovo record italiano nei 50 farfalla e’ Piero Codia che con il 23”58 (battuto il 23”60 stabilito nel 2009 da Paolo Facchinelli) e’ arrivato terzo, dietro a Nicholas Santos e Andrey Govorov. Un tempo che comunque non gli vale il pass iridato. Manca la qualificazione, per soli 18 centesimi (8’30”18) anche Martina De Memme, seconda negli 800 stile libero vinti dalla danese Lotte Friis. Andra’, invece, alla rassegna mondiale Alice Mizzau (1’57”91), terza nei 200 stile libero che si e’ aggiudicata l’argento olimpico Camille Muffat. Ma partira’ per la Spagna anche Filippo Magnini che gareggera’ nella staffetta 4×100 e nei 100 stile libero, nonostante oggi non sia sceso sotto il tempo limite fissato per la qualificazione. Gli basta la prestazione (48”71) e il secondo posto nei 100 dietro al francese Florent Manaudou. ”Sono contento, anche il passaggio e’ quello che dovevo fare”, rileva il pesarese, ” Da qui ripartiro’ con ancora piu’ stimoli per il mondiale”. E a fine gara l’azzurro si e’ lasciato andare ad una comprensibile esultanza: ”Ho voluto ricordare che questa corona (il tatuaggio, ndr) qua c’e’ sempre se non per gli ultimi due mondiali. Quello che ho fatto non lo cancellera’ nessuno. Ovvio che se vogliono vedere Magnini che vince l’Olimpiade e’ difficile ma la testa deve essere questa”.
Sono tutti stranieri invece i vincitori delle altre gare dove a farla da padrone e’stata l’Ungheria con i successi di Peter Bernek (200 dorso), Daniel Gyurta (200 rana), George Kis (1500 stile libero) e Zsuzsanna Jakabos (200 misti). A cui si aggiungono quelli dell’olandese Ranomi Kromowidjojo (50 rana), la svedese Joline Hostman (200 rana) e il brasiliano Thiago Pereira (200 misti).