NUOTO (Roma). Settecolli per due resurrezioni e una conferma. La prima giornata della rassegna romana del nuoto internazionale vede riflettori, lustrini e paillettes tutta per Federica Pellegrini e Fabio Scozzoli, le due frecce più appuntite del nuoto italiano che stanno cercnado di riscalare la montagna dei ranking internazionali dopo l’amarissima esperienza a cinque cerchi di Londra. In mezzo a loro, c’è il ghigno perfido di Florent Manaudou, fratello della più celebre Laure, che si conferma il nuovo monarca assoluto dello stile libero su breve distanza.
Ma cominciamo dagli azzurri. Il terzo posto di Fede nei 400 stile libero, specialità dove fino a due anni e mezzo fa la veneta frantumava record su record, è un gradino importante nella sua risalita, con un tempo di 4’07”37 che vale il pass per il mondiale di Barcellona, ma a 4 secondi dalla vincitrice Camille Muffat, osso durissimo transalpino. Per la Pellegrini ora c’è il dorso. “Lo sto preparando bene, sono serena”.
Si conferma brillantissimo invece “l’ossigenato” Fabio Scozzoli, che con un 59”55 polverizza il record della manifestazione sui 100 rana e lancia un messaggio a tutti gli avversari di specialità in vista dell’iride catalano. “Che sto sui tempi dei migliori del mondo lo so già. Ma per una medaglia mondiale serve ancora qualcosa di più, anche perché ho voglia di puntare a quella d’oro”.
E dicevamo di Florent Manaudou: il francese è un’iradiddio nel 50 stile libero dove stravince in 21”80 confermando l’exploit olimpico di Londra. Dietro di lui c’è quel Frederick Bousquets, fidanzato di sua sorella Laure, che completa il trionfo di un team, quello francese maschile, che rappresenta oggi una corazzata quando si parla di stile libero.