SOCHI 2014. “E’ un Argento che vale Oro: ero consapevole delle mie capacità e volevo entrare in tutte le finali”, sono le prime parole di Arianna Fontana dopo la rocambolesca finale dei 500 metri di Short Track nella quale si è classificata seconda. “E’ arrivata la medaglia, e ora vedremo che cosa altro riuscirò a fare”, continua la valtellinese, “Che cosa ho pensato dopo la caduta, quando mi sono ritrovata sui cuscini? Troppe brutte cose, meglio che non le ripeta…”.
‘Quali sono gli ingredienti di questa medaglia? – dice ancora l’azzurra – Tante piccole cose che messe insieme fanno tanto. Devo ringraziare tutta la squadra, gli allenatori, il gruppo sportivo delle Fiamme Gialle e tutti gli italiani che hanno fatto il tifo. E anche quelli che sono stati in qualche modo contro di me: mi hanno fatto diventare quella che sono. Nello Short Track può succedere un pò di tutto, ma l’ho scelto io quindi non posso lamentarmi”.
Per questa prova ha fatto di testa proprio e ha utilizzato le vecchie scarpe da gara. ”Quelle che sto usando adesso per i miei allenatori sono difettose – rivela la vice-campionessa olimpica -. Quelle nuove le ho provate, ma sono completamente diverse: dopo cinque giorni sono sbottata, ho detto basta e che rivolevo le mie vecchie scarpe. Ma se continuo e arrivo alla prossima Olimpiade, mi sa proprio che dovro’ cambiarle”. Sul futuro immediato la Fontana dice che ”il 15 abbiamo i 1500 poi c’è la finale della staffetta e dobbiamo arrivare pronte e convinte”