Per lui è stata una stagione straordinaria e ha avuto anche un’impennata importante nei guadagni. Il montepremi raccolto da gennaio a oggi sfiora gli 11 milioni di euro
Jannik Sinner è ormai inarrestabile. Non smette più di stupire e a Shanghai, qualche giorno fa, ha collezionato il settimo trofeo di questo magnifico 2024 (tra i quali ci sono anche due Slam: Australian Open e Us Open) con il Masters 1000. Vinto nella finalissima, in due set, contro Novak Djokovic. Insomma, Sinner non ha rivali. Per lui è stata una stagione straordinaria e ha avuto anche un’impennata importante nei guadagni. Il montepremi raccolto da gennaio a oggi sfiora gli 11 milioni di euro, su un totale di 25.614.000 finora ottenuti in carriera, considerando anche le partite di doppio.
Solo torneo di Shanghai valeva quasi un milione (986 mila euro), che si è aggiunto a quelli dei trofei conquistati durante l’anno, su tutti gli Australian Open (l’equivalente di oltre tre milioni di euro) e gli Us Open (3,6 milioni, sempre riconvertiti in euro). L’altoatesino ha, quindi, guadagnato quasi la metà del suo patrimonio da tennista professionista nell’ultimo anno e mezzo, da quando si è confermato ai massimi livelli con il successo nel primo Masters 1000 vinto lo scorso anno, nell’agosto 2023 a Toronto in due set contro Alex De Minaur. Non solo. Perché un contributo al suo patrimonio personale lo stanno dando di riflesso anche le pubblicità e le sponsorizzazioni. Sinner è numero uno anche in questi campi. Non lascia scampo agli avversari.
I guadagni dagli sponsor
A proposito di sponsor, Jannik è testimonial di diversi marchi: tra i principali ci sono Nike, Gucci, Rolex. Senza dimenticare, naturalmente, gli spot pubblicitari per marchi come Parmigiano Reggiano, Alfa Romeo, Lavazza, Fastweb e Intesa Sanpaolo. Tutto questo gli fa guadagnare 20 milioni di euro all’anno. Di questi, sono 15 i milioni di euro garantiti per contratto dalla sola multinazionale statunitense di abbigliamento sportivo, mentre la somma di tutti gli altri sfiora i cinque milioni. Nessuno qui vuole fare i conti in tasca al miglior tennista italiano della storia, ma calcolatrice alla mano il patrimonio netto del campione 23enne potrebbe aver già superato i 50 milioni di euro.
E ora arriveranno altri soldi per la partecipazione, da oggi, della Six Kings Slam a Riad, in Arabia Saudita. Si tratta del ricchissimo torneo-esibizione, non fa parte del circuito Atp (quindi, tutte le statistiche non saranno conteggiate), prima dell’ultimo Masters 1000 di Parigi Bercy, dal 28 ottobre, e le Atp Finals di Torino a novembre (chiudendo con la Coppa Davis che l’Italia proverà a conquistare dopo i successi del 1976 a Santiago e del 2023 a Malaga). Grazie a questo torneo Sinner guadagnerà un milione e mezzo di dollari per la sola presenza, mentre chi alzerà il trofeo intascherà sei milioni, circa il triplo rispetto agli introiti medi di uno Slam. Una cosa mai vista: parteciperanno anche Novak Djokovic, Carlos Alcaraz, Holger Rune, Daniil Medvedev e (addirittura) Rafael Nadal, al penultimo appuntamento della sua carriera.
Poltrona da numero uno
Ed è ormai noto che le bellissime notizie per Sinner non finiscono qui. Dopo l’eliminazione di Carlos Alcaraz contro Tomas Machac, ma con la vittoria di Jannik Sinner sul ceco nella semifinale di Shanghai è arrivato anche il verdetto aritmetico. In sostanza, l’altoatesino chiuderà il 2024 da numero uno del mondo. Sinner con il Masters 1000 di Shanghai è arrivato 11.920, mentre il campione-rivale spagnolo – venendo eliminato nei quarti dello stesso torneo – si è fermato a 7.120. Una differenza di 4.800 punti che è una voragine anche se lo spagnolo decidesse di giocare in tutte le settimane da qui a fine stagione.
Guardando il calendario, nella prossima sono in programma tre Atp 250 (Almaty, Stoccolma e Anversa), ma Alcaraz non è iscritto a nessuno dei tre. Inoltre, lo spagnolo (come Jannik) non è iscritto neanche ai due Atp 500 della settimana tra il 21 e il 27 ottobre, uno a Vienna (dove Sinner è campione in carica ma dove non difenderà il titolo, perdendo 500 punti) e uno a Basilea. Come accennato, appuntamento è a Parigi-Bercy per l’ultimo Masters 1000 della stagione, a cui seguirà un’altra settimana con due Atp 250 (Belgrado e Metz). Però, anche in questo non parteciperanno nessuno dei due. Fino alle Atp Finals di Torino che assegnano 200 punti per ogni vittoria nel girone, 400 per la vittoria nella semifinale, 500 per la vittoria nella finale, per un totale di 1.500 in caso di trionfo senza sconfitte. Insomma, nessuno può insidiare sua Maestà Jannik.
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