Se i big del tennis, tra cui Carlos Alcaraz e Alexander Zverev, hanno definito troppo impegnativo il calendario, il numero uno al mondo va controcorrente
Un anno dopo la svolta che lo ha portato in cima al tennis mondiale, Jannik Sinner torna a Pechino, accolto calorosamente dai fan cinesi. Nel 2023, proprio su questi campi, l’azzurro aveva trionfato battendo campioni del calibro di Carlos Alcaraz e Daniil Medvedev, segnando l’inizio di una scalata che lo ha visto conquistare due Slam nel 2024 e diventare il numero uno del mondo.Alla vigilia del suo esordio, Jannik ha condiviso le sue riflessioni non solo sulla competizione che lo attende, ma anche su temi scottanti del mondo del tennis, come il calendario fitto di tornei, oggetto di critiche da parte di alcuni dei suoi colleghi.
Nel corso della conferenza stampa pre-torneo, il giovane altoatesino ha affrontato la questione del calendario tennistico, che molti giocatori, tra cui Carlos Alcaraz e Alexander Zverev, hanno definito troppo impegnativo. Alcaraz, ad esempio, durante la Laver Cup aveva dichiarato con preoccupazione: “In questo modo ci uccideranno”, facendo riferimento al ritmo serrato degli impegni. Anche Zverev ha espresso critiche simili, affermando: “All’Atp non importa la nostra opinione”.
«Sì, è vero, il calendario è piuttosto lungo e fitto, soprattutto negli ultimi anni – ha ammesso l’italiano –. È anche vero però che noi possiamo decidere cosa giocare e cosa non giocare. Ci sono dei tornei dove si deve partecipare per forza, certo, ma la possibilità di scelta è abbastanza ampia».
Il numero uno del mondo ha inoltre spiegato come, durante la stagione, abbia preso delle decisioni in base alle proprie esigenze fisiche e di allenamento: “Quest’anno il calendario per me è stato molto intenso, ma se vuoi giocare un torneo lo giochi, altrimenti se ti vuoi allenare puoi anche non partecipare a quel torneo. Io stesso ho fatto questa scelta diverse volte. C’è la programmazione, prima di tutto”.
Dopo il trionfo agli US Open e la sua ascesa al vertice del ranking mondiale, Sinner non sembra intenzionato a rallentare. La sua determinazione a migliorare costantemente è uno degli elementi che lo distingue dai suoi rivali. “Penso sempre a migliorare, non importa che risultato ho ottenuto e quello che sono riuscito a fare – ha dichiarato Jannik –. Cerco sempre di capire cosa posso o non posso fare, come migliorarmi dentro e fuori dal campo”.
Il numero uno del mondo non si accontenta dei successi già ottenuti, ma continua a cercare margini di crescita, lavorando intensamente con il suo team per affinare ulteriormente il suo gioco. “Ci sono delle aree del mio gioco dove posso migliorare e con il mio team stiamo lavorando a questo», ha aggiunto.
Oltre alla consapevolezza tattica e alla volontà di perfezionarsi, Sinner ha dedicato un pensiero ai suoi tifosi cinesi, dimostrando quanto sia importante per lui tornare in un luogo che ha segnato una tappa cruciale della sua carriera. «Sono molto felice di essere tornato qui, per me Pechino è un luogo e un torneo speciale», ha affermato con entusiasmo l’azzurro.
Sinner ha ricordato la difficoltà del torneo dello scorso anno, che lo ha visto affrontare un tabellone di altissimo livello: «Ci sono tanti giocatori fortissimi, lo scorso anno il tabellone era davvero tosto». Nonostante la concorrenza agguerrita, Jannik ha espresso grande fiducia e desiderio di mettersi alla prova nuovamente: «Non vedo l’ora di scendere in campo per il mio esordio».
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