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Sinner è il favorito a Melbourne? La risposta è “sì” per la leggenda del tennis McEnroe

“Quel ragazzo non colpisce la palla, la spacca! Gioca così veloce che non dà tempo all’avversario di pensare. Ha distrutto il povero De Minaur!”

Nel cuore pulsante di Melbourne Park, dove si svolge uno dei tornei di tennis più prestigiosi del mondo, l’Australian Open, la figura di John McEnroe continua a brillare nonostante il passare degli anni. A 65 anni, il leggendario tennista americano, noto per il suo stile di gioco audace e la sua personalità controversa, è ancora considerato una delle voci più influenti nel panorama tennistico. Con i suoi jeans neri e le scarpe da ginnastica, McEnroe è un habitué dei vialetti del torneo e non può fare a meno di esprimere la sua opinione su uno dei giovani talenti emergenti del tennis: Jannik Sinner.

Il futuro di Sinner e il ruolo di Cahill

Recentemente, McEnroe ha commentato la notizia che Darren Cahill, l’attuale allenatore di Sinner, lascerà il suo ruolo a fine anno. “Darren è un amico e un grande professionista”, ha affermato McEnroe, sottolineando il contributo significativo che Cahill ha dato alla carriera di Sinner. “Ha portato al top molti giocatori, da Hewitt a Halep, e ha avuto un ruolo cruciale nello sviluppo di Jannik. Con lui, Sinner ha fatto un salto di qualità decisivo. Quel ragazzo non colpisce la palla, la spacca! Gioca così veloce che non dà tempo all’avversario di pensare. Ha distrutto il povero De Minaur!”, ha esclamato McEnroe, evidenziando l’evoluzione del gioco di Sinner e il suo approccio aggressivo sul campo.

John McEnroe nel 2022 | EPA/ANDY RAIN – Olympialab.com

La questione dell’allenatore è certamente cruciale per il futuro di Sinner. McEnroe ha notato che il giovane tennista avrà tempo per riflettere e scegliere un nuovo allenatore, e non esclude che possano esserci colloqui con figure di spicco come Ivanisevic o Ljubicic. “Escludo, per la mentalità che ha, che l’addio di Cahill possa condizionarlo. Hanno lavorato insieme per più di tre anni, e sentire una voce nuova gli farà solo bene”, ha aggiunto, evidenziando l’importanza di una continua evoluzione e crescita nel tennis professionistico.

McEnroe sceglie Sinner per l’Australian Open

Quando gli è stato chiesto se Sinner fosse il suo favorito per il titolo dell’Australian Open, McEnroe non ha avuto dubbi: “Oh sì. Alcaraz è il tennista che amo più vedere e commentare, ma qui a Melbourne è andato a lezione dal maestro dei maestri: Djokovic, il più grande di ogni tempo. Ma Jannik è di un altro livello: è lui la mia scelta finale”. Questa dichiarazione non solo sottolinea la fiducia di McEnroe nelle capacità di Sinner, ma evidenzia anche il rispetto che ha nei confronti degli altri giovani talenti, come Alcaraz e Shelton.

La resilienza di Sinner

Un episodio recente che ha colpito McEnroe è stato il malore di Sinner durante un incontro con Rune. Nonostante il momento difficile, Sinner è riuscito a tornare in campo e a dominare l’incontro successivo contro De Minaur. McEnroe ha commentato: “A me sembra che stia benissimo! Ha dimostrato una grande resilienza”. Questo aspetto della personalità di Sinner, la sua capacità di affrontare le difficoltà e di rimanere concentrato, è qualcosa che McEnroe considera fondamentale per il successo nel tennis.

Riflessioni su Kyrgios e Djokovic

In un contesto più ampio, McEnroe ha anche discusso della situazione di Nick Kyrgios e delle sue recenti polemiche sui social media, in particolare riguardo al caso Clostebol. “Nick non va preso seriamente: cerca attenzione, come al solito”, ha detto McEnroe, sottolineando che, a suo avviso, è più importante concentrarsi sulle prestazioni in campo piuttosto che su ciò che si pubblica online. Questo riflette un cambiamento nella cultura del tennis, dove la pressione sociale e la visibilità online possono influenzare i giocatori in modi inaspettati.

Il discorso si è poi spostato sull’attuale Australian Open e sulla figura di Novak Djokovic, che McEnroe considera non solo un grande tennista, ma uno dei migliori atleti di tutti i tempi. “Djokovic non solo è il Goat, ma appartiene al club dei Messi, Federer, LeBron e Michael Jordan“, ha affermato, parlando della sua incredibile longevità e della capacità di competere al massimo livello anche a quasi 38 anni. “Finché avrà fiato in gola, non azzardatevi a chiamarlo fuori dai giochi”, ha avvertito McEnroe, evidenziando la dedizione e la determinazione di Djokovic.

Sinner: un potenziale protagonista

In questo scenario, Jannik Sinner emerge come un potenziale protagonista, e le parole di McEnroe non fanno altro che sottolineare le aspettative crescenti nei suoi confronti. Il giovane tennista italiano, con il suo stile di gioco e la sua attitudine, potrebbe essere pronto a prendere il comando nella scena tennistica mondiale, e la sua avventura a Melbourne sarà senza dubbio un momento cruciale per il suo futuro.

Redazione Olympialab

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