Tra insinuazioni, allusioni al doping e forti preoccupazioni, arrivano le prime ipotesi autorevoli sul malore accusato dall’altoatesino contro Rune
Cresce la preoccupazione per lo stato di salute di Jannik Sinner dopo il malessere accusato durante gli Australian Open. Il 23enne di San Candido ha interrotto il match contro Holger Rune a causa di vertigini e nausea, come da lui stesso dichiarato nella conferenza stampa successiva all’incontro. A destare particolare attenzione, però, è stato il visibile tremore della mano destra poco prima che il tennista lasciasse il campo per il medical time-out. Un allarme, almeno in un primo momento, rientrato grazie alla prestazione messa in campo da Sinner nel resto dell’incontro, ma che di certo continua a preoccupare i fan e lo staff del numero 1 al mondo. Ma cosa potrebbe essere successo davvero a Jannik? Il medico della Federtennis, Emilio Sodano, ha provato a dare una spiegazione.
“Sono rimasto anche io stupito da quel tremore alla mano” così ha esordito Emilio Sodano in un’intervista rilasciata ad Ansa, durante la quale ha vagliato diverse ipotesi per cercare di trovare la causa del malore di Sinner. “La modalità di quel tremore, in effetti, è stata molto strana – ha proseguito il responsabile sanitario della Federtennis, nonché medico dell’Italia in Coppa Davis –. Escluderei la disidratazione, anche in quelle condizioni di gran caldo: si giocava da poco, i tennisti bevono molto e sono attenti in campo a tenere la situazione sotto controllo”.
“Non penso neanche a un calo di pressione, la situazione si è risolta molto rapidamente. Giramenti di testa per una labirintite? No, dà vertigini pesanti e sarebbe crollato a terra”. Per il medico, quindi, la spiegazione più plausibile sarebbe “una reazione psicologica di fronte a un malore inatteso, una reazione di ansia, uno spavento”. “Un problema organico sarebbe emerso durante visita annuale di idoneità fisica – ha concluso Sodano –. Diagnosi da qui non si possono fare e Sinner ha un suo staff medico. E poi Jannik due mesi prima di Parigi 2024, la scorsa estate, ha fatto tutti gli approfonditi accertamenti di un atleta olimpico al centro di medicina dello sport di Roma, centro di eccellenza. Direi che sia tutto ok”.
Allarme rientrato quindi? Non proprio, ma se dovesse essere confermata la natura psicologica dei problemi avuti da Sinner nell’incontro con Rune di certo si potrebbe tirare un – seppur piccolo – sospiro di sollievo.
Durante la conferenza stampa di Holger Rune al termine dell’incontro è stato affrontato anche il tema del prolungato medical time-out di Jannik Sinner, che ha abbandonato il campo per ben 11 minuti, interrompendo il match. Le dichiarazioni danese, però, hanno sollevato più di qualche perplessità tra i sostenitori dell’altoatesino. Rune, infatti, ha commentato così l’episodio: “È stato un break troppo lungo quello di Jannik, sono stato al caldo per 11-12 minuti, stavo cuocendo. In quel momento avevo un bello slancio. Lo hanno controllato in campo e poi il giudice di sedia ha detto che necessitava di un altro controllore assicurarsi che fosse tutto a posto. Poi è tornato a giocare benissimo, quindi non so cosa gli abbiano dato o fatto”.
Le dichiarazioni di Rune non sono state ben accolte da tutti i sostenitori di Sinner. In molti, infatti, hanno interpretato le sue parole come l’ennesimo riferimento velato alla questione doping che coinvolge il tennista altoatesino.
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