Un nuovo attacco scagliato da Kyrgios verso Sinner, tramite un commento sotto a un post social su Berrettini: vediamo nel dettaglio cosa è successo
Cosa spinge un tennista, già noto per il suo talento, a lanciarsi in provocazioni contro un avversario sui social media? La risposta è semplice: l’ossessione. Nick Kyrgios, il controverso tennista australiano, ha recentemente riacceso la sua crociata contro Jannik Sinner, utilizzando un post di Matteo Berrettini come trampolino di lancio. Ci troviamo di fronte a una rivalità che va ben oltre il campo da tennis, alimentando polemiche e discussioni accese.
La vicenda centrale è legata al caso “Clostebol“, un episodio che ha segnato la carriera di Sinner e ha portato a una sospensione di tre mesi dal circuito internazionale in relazione all’accordo con la Wada (l’agenzia mondiale antidoping) e alla squalifica patteggiata proprio dal numero 1 al mondo con la stessa Wada. In questa situazione Kyrgios non ha perso occasione per lanciare una frecciatina sarcastica al tennista altoatesino. L’ultimo attacco è avvenuto in un contesto inaspettato: un post su Instagram dedicato a Matteo Berrettini che è stato eletto “Uomo più sexy nel tennis” dal contest lanciato da “NothingMajorShow” sui social. Per Kyrgios, questo è stato solo un pretesto per un nuovo attacco indiretto a Sinner, scrivendo tra i commenti al post: “Without clostebol as well!” (che tradotto significa: “E per di più anche senza clostebol!”, ndr), insinuando che la bellezza fisica di Berrettini è accompagnata da una purezza sportiva che Sinner, a suo avviso, non può vantare.
Matteo Berrettini, il romano che ha conquistato il cuore di molti, è diventato il malcapitato in questo gioco al massacro. La sua vittoria nel contest lanciato da “NothingMajorShow” lo ha messo sotto i riflettori, attirando l’attenzione del “cacciatore” Kyrgios. Questo attacco, sebbene velato da sarcasmo, rivela la vera natura dell’australiano: un giocatore che non si ferma di fronte a nulla pur di mettere in discussione la reputazione dei suoi avversari. Ma perché proprio Berrettini? È solo un modo per colpire Sinner, oppure c’è dell’altro?
Non contento dell’attacco su Instagram, Kyrgios ha continuato la sua campagna anche su X (ex Twitter), esprimendo il suo parere riguardo l’esclusione di Sinner dai candidati per il “World Sportsman of the Year Award” agli Oscar dello Sport dei Laureus Awards 2025. “Beh, credo che sportività significhi rispettare le regole”, ha tuonato Kyrgios, aggiungendo un ulteriore strato di veleno a una rivalità già infuocata. Ma cosa significa davvero sportività? È giusto che un tennista, che ha commesso un errore, venga continuamente attaccato, o è il sistema stesso che deve essere messo in discussione? Kyrgios sembra aver scelto il suo campo di battaglia.
Con il ritorno di Kyrgios in campo a Indian Wells e in vista del suo esordio al Masters 1000 californiano, nonostante nelle ultime ore sembrerebbe che l’australiano possa essere a rischio forfait a causa di un forte dolore al polso riscontrato in una sessione di allenamento, ci si aspetta che questa rivalità si intensifichi ulteriormente. Kyrgios dovrebbe affrontare domani, giovedì 6 marzo, l’olandese Botic van de Zandschulp, ma gli occhi di tutti sono puntati su come si comporterà nei confronti di Sinner, che non potrà scendere in campo fino al 4 maggio. Il numero uno al mondo dovrà affrontare un periodo di pausa forzata, ma non sarà certo dimenticato. La sua assenza potrebbe amplificare ulteriormente le provocazioni di Kyrgios, che non perderà occasione per affondare il colpo. È un gioco pericoloso, e Kyrgios sembra esserne consapevole.
La vera questione sollevata da Kyrgios è quella del rispetto. Rispettare le regole è fondamentale, ma può un atleta permettersi di lanciarsi in attacchi personali? La rivalità tra i due tennisti è diventata una questione di rispetto, etica e di come affrontare le avversità. Sinner avrà l’opportunità di dimostrare la sua grandezza non solo nel tennis, ma anche nella gestione delle provocazioni e delle critiche. Sarà interessante vedere come risponderà e se riuscirà a prendere le distanze da un confronto che, a questo punto, sembra destinato a rimanere acceso per molto tempo.
La battaglia tra Kyrgios e Sinner non è solo una questione di tennis; è una riflessione su cosa significa essere atleti nel mondo moderno. In un’epoca in cui i social media ricoprono un ruolo molto particolare e spesso vengono messi in primo piano rispetto a tutto il resto, soprattutto ai valori intrinsechi dello sport, le parole hanno un peso che può segnare una carriera. E la domanda rimane: chi avrà l’ultima parola?
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